Area Garilli.
Il sindaco risponde sul futuro del terreno di via XXIV Maggio. «Aperti al confronto con Fabrizio,ma quell’area deve restare verde»
(mir) Non lo ha mai chiamato in causa in maniera polemica o risentita, ma uno degli obiettivi principali delle frecciate di Fabrizio Garilli sembra proprio essere il sindaco di Piacenza, Roberto Reggi.
Il presidente del Piacenza si lamenta, in maniera molto signorile, della mancanza di attenzione che le istituzioni gli hanno riservato negli ultimi anni, che, tra l’altro, bloccherebbero una serie di progetti che ha in testa per la nostra città. Il nodo principale pare l’area di via XXIV Maggio, su cui era iniziato un confronto, poi abortito, con il neoeletto primo cittadino: «Poi non se ne fatto più nulla - commenta Reggi - per problemi tecnici e non politici. Fabrizio è un amico, con cui c’è un ottimo rapporto: io sono personalmente disponibile a ricominciare la discussione anche domani mattina. E’ chiaro che le posizioni restano quelle di sempre, è difficile arrivare a un compromesso che non scontenti nessuno».
Quelle che dovrebbero cambiare, secondo Reggi, sono, però, quelle di Garilli: «In campagna elettorale ho promesso che lì non si sarebbe costruito e sono un uomo di parola, soprattutto se l’ho spesa con i miei elettori. E’ chiaro che se il presupposto per discutere è tradire questo principio, non si può fare ».
Così, però, si chiude la porta a ogni spiraglio: «Direi che non è così - precisa Reggi - perchè nessuno dell’amministrazione, io per primo, vuole penalizzare Garilli, che è un imprenditore che ha fatto tanto per Piacenza».
Quale soluzione, quindi? «Direi che quella ideale è quella della delocalizzazione dell’insediamento: si lascia il terreno di via XXIV Maggio così com’è, in cambio della possibilità di costruire in un’altra area di proprietà di Fabrizio da un’altra parte, meno critica».
Lo stesso sistema adottato con l’ex Acna, che ha, però, scatenato molte polemiche: «Con Garilli sarebbe più facile - conclude Reggi - perchè ha più terreni a disposizione, in zone più adatte. E’ chiaro che per stabilire tutto ciò, le opzioni andrebbero studiate nel dettaglio, confrontandoci con serenità. Spero davvero che si possa fare al più presto, rispettivi impegni permettendo, e in maniera proficua».
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