Ben venga un sistema di controllo sulle diossine di cui si sta dotando il termovalorizzatore, sostiene Filiberto Putzu, consigliere comunale di Forza Italia, in relazione alle dichiarazioni di Guido Ramonda, presidente di Tecnoborgo, ma, fa notare: «si è sostenuto più volte che il nostro termovalorizzatore di terza generazione non produceva diossine».
Sullo scarso apporto di inquinamento da parte dell'impianto, Putzu obietta che «tutti gli inceneritori sono produttori di ossidi di azoto, fondamentali responsabili dello smog fotochimico e fortemente nocivi per la salute». E se il valore di legge va da 0-200 mg/Nm3, il nostro impianto risulta produrne 130 mg (verificare su sito Arpa) durante la media giornaliera, «ma nell'ambito dei valori medi semiorari produce ossidi di azoto in quantità vicinissima ai massimi valori imposti per legge, con plurimi sforamenti oltre il valore di 200 mg».
Contestata anche la ricaduta degli inquinanti: tra i tecnici c'è chi sostiene che non sia sull'asse est-ovest, bensì sud-ovest, e quindi su parte del quartiere Farnesiana e Galleana-Stadio.
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