Il consigliere comunale d'opposizione
Provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico da rifare, per il consigliere di Forza Italia Filiberto Putzu. 'esponente degli "azzurri", accompagnato dal collega di partito Mariano Brusamonti, già assessore del Comune di Salsomaggiore, ha condotto una disamina di quanto fatto finora per migliorare la qualità dell'aria.
Per Putzu si punta il dito contro il traffico veicolare urbano, nonostante siano altri i grandi "inquinatori": traffico autostradale («l'A21 è a 900 metri da piazza Cavalli»), polo logistico, industrie e centrale Levante. Nonostante il passaggio a ciclo combinato, ritenuto meno impattante, l'impianto Enel continua a produrre in quantità elevate ossido di azoto (circa 1100 tonnellate all'anno), progenitore delle famigerate polveri ultrafini, le Pm2,5.
Accanto ai grandi "inquinatori", occorre quindi prendere in considerazione i grandi "inquinanti", in uno scenario ambientale come quello piacentino fortemente cambiato nel corso degli ultimi anni, con la realizzazione di un polo logistico che ha di fatto incrementato notevolmente traffico e inquinamento.
Di contro, lamenta il consigliere comunale, la rete di monitoraggio della qualità dell'aria di Arpa perde i "pezzi": le centraline da sei sono scese a quattro, e l'unica preposta al rilevamento delle Pm2,5 è prevista nei pressi del parco di Montecucco, mentre, fa notare il consigliere, la zona maggiormente "bersagliata" dall'ossido d'azoto è l'area stadio - Galleana, così come piazzale Roma (dove la vecchia centralina è stata eliminata). Se i finanziamenti per un ampliamento della rete di monitoraggio non sono previsti, Piacenza può prendere esempio «da Fiorenzuola, che ha deciso di acquistare autonomamente una centralina di rilevazione».
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