(elma) Il governo accelera ancora. Entro tre mesi esatti, circa 600 amministratori dovranno votare nel palazzo della Provincia di corso Garibaldi. Non solo il consiglio provinciale sarà infatti rinnovato entro il 30 settembre, ma anche il presidente: così ha stabilito il decreto legge "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari", pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno.
Al comma 79, infatti, le parole "l'elezione ai sensi dei commi da 67 a 78 del consiglio provinciale, presieduto dal presidente della Provincia o dal commissario, è indetta" sono state sostituite da "l'elezione del presidente della Provincia e del consiglio provinciale ai sensi dei commi da 58 a 78 è indetta e si svolge".
Chi vota? I 48 sindaci della provincia, gli oltre 500 consiglieri del Piacentino, il presidente uscente Massimo Trespidi, i consiglieri provinciali. I voti peseranno in modo differente a seconda degli abitanti dei Comuni (Zerba "vale" dunque meno di Fiorenzuola). Non è stato ancora chiarito quanto pesi invece il voto dei consiglieri provinciali. A ciascun votante saranno consegnate due schede, una per il nuovo consiglio, che sarà formato da dieci membri, e uno per il nuovo presidente. Si vota su liste di dieci persone con preferenza individuale, in un unico seggio e in un'unica giornata.
Inizialmente il presidente sarebbe dovuto restare in carica fino al 31 dicembre. Teoricamente potrebbe essere rieletto in quanto, solo per questa prima tornata elettorale, potranno diventare presidenti anche i consiglieri provinciali o, appunto, il presidente uscente.
Entro il 30 settembre dovranno quindi essere indette le elezioni, per la prima volta di secondo grado, in quanto i rappresentanti non saranno più eletti dal popolo.
Il presidente provinciale rimarrà in carica 4 anni (è prevista la decadenza automatica in caso di cessazione dalla carica di sindaco), mentre il consiglio soltanto due. Tutti gli incarichi saranno svolti a titolo gratuito.
Il nuovo "presidente-sindaco" della Provincia avrà la rappresentanza dell'ente: convocherà quindi e presiederà il consiglio provinciale e l'assemblea dei sindaci. Il consiglio provinciale sarà composto dal presidente e approverà regolamenti e indirizzi, piani, programmi. Anche per tali cariche, è prevista la decadenza da consigliere provinciale in caso di cessazione dalla carica comunale. Il terzo organo che formerà la Provincia è l'assemblea dei sindaci, composta dai 48 sindaci (come già accade in Conferenza socio sanitaria o in assemblea di Atersir). Ricordiamo le funzioni delle nuove Province: pianificazione, tutela dell'ambiente, servizi di trasporto, gestione delle strade provinciali, programmazione della rete scolastica, raccolta dati e assistenza agli enti locali, edilizia scolastica, controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e pari opportunità.
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