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23
settembre
2023
San Lino, papa
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Proporzionale, l'Udc ritira l'emendamento.
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Nel progetto della Cdl restano le liste bloccate.
L'Udc ritirerà l'emendamento alla riforma della legge elettorale che prevedeva l'inserimento del voto di preferenza. I centristi sono disposti a mollare sul punto che gli stava a cuore per spirito di coalizione.
Sul tavolo ci sono due possibilità: la maggioranza potrebbe presentare un emendamento firmato da tutti i capigruppo per inserire le preferenze dal 2011 oppure potrebbe esserci soltanto un ordine del giorno che impegni il governo a lavorare in futuro su questo argomento, considerando anche le novità che sarebbero introdotte dalla riforma della II parte della Costituzione e la necessità di riscrivere circoscrizioni più piccole.
"L'Udc - spiega Stefano Graziano che partecipa al tavolo tecnico - ha posto un problema di libertà sollevando la questione della riforma elettorale e volevamo salire di un gradino ancora proponendo il ritorno alle preferenze. Capiamo tuttavia le polemiche che si sono innescate sulle circoscrizioni troppo ampie e le esigenze complessive della coalizione. Stiamo comunque lavorando per verificare la possibilità di inserire le preferenze in futuro".
Tra le altre decisioni, quella sulle quote rosa: nelle liste bloccate dovrebbe esserci una donna ogni quattro uomini. Inoltre, i tecnici della Cdl stanno valutando l'ipotesi di inserire lo sbarramento al 2 o al 3% su base regionale per il Senato.
Lavoro in corso dunque. Così come quelli che hanno visto occupati, in un faccia a faccia durato un'ora, il presidente dela Camera, Pier Ferdinando Casini e il leader dell'Udc, Marco Follini.
(6 ottobre 2005, www.repubblica.it)
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pubblicazione: 06/10/2005
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