Delegazione a Torino.
piacenza - (mol)
Piacenza Expo, Comune di Piacenza e Università Cattolica puntano alla valorizzazione delle nostre eccellenze agroalimentari anche in vista di Expo 2015.
Il programma formativo inizia domani con la visita a "Eataly - Alti cibi", contenitore torinese proposto da Oscar Farinetti.
All'iniziativa parteciperà una delegazione di circa 40 addetti ai lavori in rappresentanza delle aziende che producono e commercializzano prodotti tipici piacentini.
Accompagneranno il gruppo anche esponenti delle istituzioni locali - dal Comune, alla Provincia, fino alla Camera di commercio - ma anche degli organismi interessati alla valorizzazione dei prodotti locali.
L'esperienza di "Eataly" è molto interessante poiché rappresenta un esempio riuscito di una realtà in cui i prodotti di alta qualità della tradizione agroalimentare italiana non si comprano solo, ma si consumano e si studiano: in sostanza si tratta di un luogo che unendo vendita e cultura, seleziona e offre le eccellenze enogastronomiche del nostro Paese.
L'obiettivo - ha spiegato proprio Farinetti , fondatore di "Eataly", in occasione del suo intervento ad un convegno a Piacenza - è quello di provare a percorrere una nuova via nel sistema della distribuzione alimentare e della commercializzazione dei migliori prodotti artigianali, ispirandosi a parole chiave quali sostenibilità, responsabilità e condivisione. "Eataly" vuole dimostrare che esiste la possibilità di offrire a un pubblico ampio cibi di alta qualità a prezzi sostenibili comunicando, al tempo stesso, i criteri produttivi, il volto e la storia di tanti produttori che costituiscono il meglio dell'enogastronomia italiana.
«Attraverso questa visita - aggiunge il professor Daniele Fornari che sta collaborando al progetto - intendiamo favorire la conoscenza da parte dei nostri operatori di una realtà come quella di "Eataly", che certamente non può essere riprodotta a Piacenza, ma dalla quale, nell'ottica di uno sviluppo di una cultura alimentare, possono essere tratti spunti e idee spendibili anche sul nostro territorio».
Libertà del 30/03/2009
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