COMUNICATO STAMPA del 18/02/2004
In questi giorni a Palazzo Mercanti è in discussione, per essere poi approvato, il Bilancio previsionale 2004 e programmatico 2004-2006 del Comune di Piacenza. In altri termini, in attesa di conoscere esattamente in occasione del Bilancio consuntivo 2003, le entrate e le uscite che hanno supportato l'azione di governo del primo anno della giunta Reggi, si discute in questi giorni sulla previsione economica dell'anno 2004 appena iniziato. Bisogna ricordare che trattandosi di previsionale le cifre potrebbero poi variare, assunto che tuttavia le previsioni sono stabilite il piu' posibili attendibili. L'attuale Ammninistrazione dichiarò, tra i tanti progetti elencati prima del suo insediamento, di voler praticare una maggiore azione a favore "del sociale e delle scuole". Questa strada è stata effettivamente percorsa, ma è migliorabile (penso ad esempio alla incompleta azione di bonifica dell'amianto dalle scuole, ed alla idea di organizzazione un servizio di trasporto "scuola-bus" per i nostri bambini). Inoltre con il rientro delle deleghe dall'USL, la gestione del "sociale" sarà ancor meglio realizzabile. L'attuale Amministrazione ha inoltre fatto intravedere la voglia di "aprire la città verso l'esterno", in un tentativo di rilancio della nostra città e della sua economia (gestione del teatro, polo logistico, NewCo, PcExpo, etc.). Tuttavia per ritornare al discorso del bilancio previsionale 2004 ritengo necessario fare qualche considerazione. Nelle premesse generali il Comune fa forte riferimento al "taglio" dei trasferimenti dello Stato agli Enti locali. Da questo taglio deriverebbero conseguentemente ripercussioni negative alla periferia, con limitazione ai servizi offerti ai cittadini e minori investimenti. Ora dallo Stato arrivano 2 differenti trasferimenti che vengono poi utilizzati dai Comuni per le spese correnti : l'uno si riferisce ai cosiddetti fonti ordinario-consolidato-perequativo -e per sviluppo investimenti, l'altro è la cosiddetta compartecipazione all'IRPEF. Quando si parla di ridotti trasferimenti si devono quindi sommare le 2 voci. Premesso che effettivamente questa riduzione esiste, sarebbe corretto quantificarne l'esatta entità. L'Assessore al Bilancio prevede una minore entrata per le casse comunali di 1,6 milioni di euro (pari a 3 miliardi e 200 milioni delle vecchie lire). L'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) ha invece quantificato i minori introiti in 900.000 euro (1 miliardo 800 milioni delle vecchie lire). Una bella differenza..... e questo per le mancate entrate dallo Stato. Ma nella stessa voce delle entrate non bisogna dimenticare quella da riferirsi all'aumento dell'ICI (Imposta Comunale sugli Immobili) che i piacentini hanno iniziato a pagare dal 2003. Con questo tributo il Comune ha incamerato l'anno scorso circa 23 milioni di euro, con un incremento rispetto all'anno precedente di 5 milioni 500.000 euro (pari a 11 miliardi delle vecchie lire). Anche questo denaro ha quindi contribuito al totale delle entrate tributarie del Comune di Piacenza nel 2003 : esattamente 45 milioni 600.000 euro (circa 91 miliardi delle vecchie lire) , mentre nel 2002 erano state di 34 milioni di euro (pari a 68 miliardi di vecchie lire) e nel 2001 solo 21 milioni 500.000 euro (pari a 43 miliardi vecchie lire). Abbiamo quindi un aumento delle entrate dal 2002 al 2003 di circa 23 miliardi vecchie lire. Necessariamente è purtroppo aumentata anche la pressione tributaria, indice che si ottiene dividendo il totale delle entrate tributarie per il numero della popolazione. Nel 2001 la pressione tributaria era di 219 euro, è passata nel 2002 a 347 euro, per arrivare nel 2003 a 462 euro a cittadino. Personalmente ritengo che con solo adeguate risorse si possono dare adeguati servizi ai cittadini, e quindi un adeguamento dei tributi dovrebbe essere finalizzato al miglioramento dei servizi alla città. Di fronte ad una pressione tributaria raddoppiata dal 2001 al 2003 è tuttavia lecito chiedersi : sono raddoppiati i servizi per i cittadini ? Filiberto Putzu (Consigliere Comunale Piacenza Nostra)
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