LIBERTA' del 25/09/2002 :
Muove i primi passi il porto fluviale di Piacenza: per il momento siamo solo all'avvio dello studio di fattibilità, ma con la prima metà del 2003 si tratterà di compiere già alcune scelte discriminanti, e soprattutto di andare a reperire i finanziamenti necessari alla costruzione dalla grande opera.
A svolgere tutte le operazioni di coordinamento riguardanti lo studio e la successiva stesura del progetto preliminare, ci penserà l'Arni, Azienda regionale per la navigazione interna: la regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, la Provincia e la camera di Commercio hanno infatti incaricato l'Arni di organizzare le attività necessarie.
A disposizione ci sono circa 284mila euro che sono stati stanziati da tutti i soggetti coinvolti.
Lo studio si articola in due fasi distinte: - la prima fase riguarda il quadro socio-economico, territoriale e ambientale dell'area, la valutazione complessiva della domanda potenziale e gli scenari territoriali. «Le attività di ricerca saranno svolte - spiega Girolamo Ielo, presidente dell'Arni - da soggetti competenti in grado di tracciare il quadro economico locale e l'impatto territoriale del porto: a questo fine sono stati incaricati la sede piacentina del Politecnico di Milano, l'Università Cattolica, lo studio Binini di Reggio Emilia e il professor Malcevschi di Pavia». Con il mese di gennaio del 2003 si entrerà - nella seconda fase che porterà all'individuazione del primo schema di progetto per il porto fluviale, il termine ultimo fissato è quello di aprile 2003.
«L'Arni - afferma il presidente - è un'azienda che fa capo alla Regione, nata con la finalità di garantire la navigazione lungo tutto il corso emiliano del fiume Po: fra i progetti più importanti che stiamo portando avanti c'è il perfezionamento del sistema di navigazione assistita con l'utilizzo di carte fluviali elettroniche e la costruzione di uno scalo commerciale a San Rocco di Boretto, in provincia di Reggio Emilia».
Fra i progetti in carico all'Arni anche quello, strettamente legato alla costruzione del porto fluviale piacentino, relativo alla nuova conca di Isola Serafini: «Stiamo realizzando il progetto definitivo - viene ricordato - abbiamo a disposizione oltre 2,5 milioni di euro all'anno».
Al termine della fase preliminare di studio saranno gli enti promotori a dover scegliere la tipologia di progetto più adeguata al territorio: «Noi forniremo - precisa Ielo - una rosa di opzioni».
Quanto al reperimento dei finanziamenti necessari per la costruzione dell'opera fluviale, «i fondi potranno arrivare non solo dalla Regione e dallo Stato, ma anche a livello comunitario: se l'opera ha precisi contenuti di innovazione e di intermodalità può infatti ambire a ricevere sostegni economici dell'Unione Europea».
Tutte le fasi e le varie attività saranno seguite da un Comitato di coordinamento di cui fanno parte oltre all'Arni, la Regione, il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio.
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