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Ponte galleggiante pronto il 17 ottobre
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Piacentini e lodigiani si segnino in rosso sul calendario questa data: 17 ottobre.
Entro quel giorno, infatti, sarà ripristinato il collegamento tra le due sponde del Po grazie a un ponte provvisorio tra Piacenza e San Rocco al porto, in attesa che venga ricostruito quello crollato il 30 aprile scorso.
Sarà una struttura migliore rispetto a quella ipotizzata: in caso di grande piena del fiume non dovrà essere spostata o temporaneamente rimossa e gli autobus non dovranno transitare a senso unico alternato. Sempre "banditi" i mezzi pesanti, che comunque non potevano passare neppure sul ponte ceduto.
A realizzare l'opera sarà l'associazione temporanea di impresa composta dalla ditta romana Solidus e dalla Cimolai di Pordenone: Anas ha comunicato ieri l'esito della gara informale per la progettazione, realizzazione e gestione della struttura, vinta dalla cordata di Roma grazie a un ribasso del 9,84% rispetto ai 5,5 milioni di euro di partenza.
L'Ati Solidus-Cimolai realizzerà sia sul ramo piacentino sia su quello lodigiano due ponti che poggeranno su elementi galleggianti: il primo di 92 metri ed il secondo di 185 metri.
Il tracciato stradale lungo le aree in golena e sull'isolotto Maggi sarà costituito da opere eseguite con materiali facilmente smontabili e riciclabili al termine del servizio provvisorio. Il sistema gestionale di esercizio prevede la regolamentazione e l'informazione al traffico mediante pannelli a messaggio variabile, semafori e postazioni fisse di controllo della circolazione.
«Lunedì prossimo - spiega Anas - si procederà alla consegna delle attività relative alla progettazione esecutiva all'Ati, che per la redazione del progetto esecutivo avrà a disposizione 7 giorni e dovrà dunque essere consegnato il 17 agosto. Nella seconda fase ci sarà la costruzione del collegamento provvisorio, che avrà durata di 60 giorni, tempo ridotto nell'offerta rispetto ai 90 giorni previsti dal capitolato di appalto. La terza ed ultima fase sarà inerente ai 14 mesi di gestione del collegamento provvisorio da parte di Solidus-Cimolai».
Due le migliorie più significative: l'ipotesi originale prevedeva il traffico alternato dei mezzi pubblici, la soluzione vincente consente invece il loro passaggio anche in contemporanea. Addirittura più significativa quella che riguarda le piene del Po: gli elementi in acqua saranno realizzati in modo che se anche il livello si alzasse in maniera elevata resterebbero in galleggiamento, scongiurando quindi l'ipotesi di uno spostamento.
La cordata ha pure fornito la propria disponibilità a proseguire con la gestione e la sorveglianza della struttura anche nel caso in cui la ricostruzione del ponte stradale durasse più dei 14 mesi inizialmente indicati.
Michele Rancati Libertà del 08/08/2009
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pubblicazione: 09/08/2009
aggiornamento: 10/01/2010
una ricostruzione del ponte di barche
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