Uomo del Po, il presidente della Provincia Gian Luigi Boiardi ha messo il fiume al centro della sua azione politica.
Impegno che richiede tempo e alleanze estese.
E a chi teme che la valorizzazione del Po sia frantumata in troppe iniziative senza adeguata massa critica (se ne è fatto portavoce Enrico Ciciotti agli Stati generali), Boiardi offre una rassicurazione e un'anticipazione: nel settembre-ottobre 2007 Piacenza ospiterà un grande convegno nazionale della Consulta delle tredici province per il Po dove il progetto per il riassetto idrogeologico delle terre del fiume, che include aspetti di valorizzazione turistica e culturale, verrà candidato ad entrare nel piano strategico italiano in seno all'Unione Europea (2007-2013).
Una via per captare indispensabili risorse. «La titolarità a Piacenza di questo evento non è certo un caso» sottolinea Boiardi.
Il presidente ricorda che l'ultimo congresso nazionale sul Po a Piacenza data al lontano 1927, ai tempi del podestà Bernardo Barbiellini Amidei.
Non è poco riuscire a "bissare" l'evento ottant'anni dopo. Per preparare il convegno che conferirà al Po una statura di fiume fondamentale per il sud Europa sono previsti quattro momenti precongressuali itineranti in altrettante città rivierasche, questo fa parte della natura stessa del progetto per cui si è battuto Boiardi.
La chiave per portare a casa risultati che vadano oltre i troppo stretti confini di una singola provincia, di un campanile, appare quella del confronto su obiettivi di area vasta e con una collaborazione totale tra le città coinvolte.
La Consulta delle tredici province, nata nel '91 (ne fanno parte Torino, Cuneo, Vercelli, Alessandria, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Ferrara e Rovigo) è frutto della condivisione di un bene comune: un fiume attorno al quale vivono 16 milioni di persone.
Ma fino ad oggi sul Po si è investito solo quando scatta l'emergenza-alluvione - si fa notare - molto meglio attuare strumenti preventivi di riassetto idro-geologico e di messa in sicurezza, agendo non solo sugli argini, ma su tutto il corpo delle province e, nel caso Piacentino, su vallate e frane da risanare. Un enorme sforzo a favore delle dorsali del territorio.
A incoraggiare questo percorso, ricorda Boiardi, anche il pieno sostegno della commissione permanente parlamentare su Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, un sigillo che riconosce al progetto valenza apolitica, non legata ai cambi di "colore" delle amministrazioni locali.
«Un ente di programmazione come il nostro non lavora su obiettivi "giorno per giorno", ma su tempi lunghi ed estensioni extraterritoriali» insiste Boiardi e la rinascita desiderata delle terre del Po esige questo respiro.
Ciascuna città sta lavorando su aspetti specifici, Piacenza mette in campo competenze sulla promozione d'immagine del Po, turismo, beni culturali. Ma i modelli positivi di ciascuna provincia diventeranno patrimonio comune di tutte.
Intanto si va avanti anche nel locale: si entra nella fase operativa della cantierizzazione della nuova conca di Isola Serafini (inizi 2007) per la navigazione, si lavora sulle piste ciclabili rivierasche, prerequisiti per rendere più piacevole e bello visitare le terre padane.
«Penso a un turista che potrà godersi la piazza di Cremona o Ferrara o Mantova, raggiungere Piacenza, visitare l'Oasi De Pinedo...e tutto quanto sta intorno al fiume» vola Boiardi, un sogno realizzabile in tempi ragionevoli. E
a questo impegno forte della Consulta si interseca un altro obiettivo strategico, spiega, perseguito dalla Fondazione delle venticinque province del nord ovest, di Piemonte, Liguria e Lombardia più la nostra Piacenza (Boiardi è nel consiglio direttivo del comitato).
Piacenza che ha prodotto energia elettrica per cinquant'anni e tanto ha dato all'area in questione, ricevendone in cambio l'inquinamento di Lambro e Olona.
E' ora di cambiare, di recuperare come area vasta uno sviluppo vero e sostenibile. E il Po torna a scorrere anche per queste vie.
Già il 13 luglio è in agenda un incontro della Fondazione ad Alessandria. «Perseguiamo un disegno importante e impegnativo e queste alleanze sono le sole vie per garantire dei risultati» assicura Boiardi. Patrizia Soffientini
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