Il Po mostra i muscoli e il ponte provvisorio tra Piacenza e San Rocco al porto è costretto a chiudere, poco più di due settimane dopo la sua apertura.
E così, a 17 giorni dall'inaugurazione del viadotto galleggiante che dopo oltre sei mesi di attesa aveva ripristinato il collegamento stradale diretto tra la sponda emiliana e quella lombarda, la situazione è tornata quella del 30 aprile, quando il ponte stradale cedette sotto il peso dei suoi oltre cento anni. Provocando tutti i disagi connessi e ormai ben noti ai piacentini.
Per ragioni di sicurezza la struttura può restare aperta fino a quando il fiume non raggiunge i 3,5 metri sopra lo zero idrometrico, quota che, a causa delle piogge degli ultimi giorni, secondo i tecnici dell'Aipo è stata raggiunta e superata nella notte: per questo ieri sera alle 23,30 le sbarre sono state abbassate per la normale chiusura notturna, ma questa mattina alle 5,30 non sono state regolarmente riaperte.
Per ripristinare la normale circolazione occorrerà attendere che passi l'ondata di piena proveniente dal Piemonte, anche se le previsioni meteo non sembrano incoraggianti: per giovedì è attesa una nuova perturbazione che potrebbe riportare il Po sopra il livello di guardia. La salita del livello dell'acqua, documentata anche dalla webcam sul sito internet di Libertà (www. liberta. it), è partita alle 3 di ieri mattina: zero, 4 centimetri mezz'ora dopo, poi 11, 29, 49, 67, 83 e 95. Alle 7,30 ha superato il metro e ha iniziato a crescere di circa 15 centimetri all'ora. Una pausa a metà mattinata, poi nel pomeriggio la portata è tornata a ingrossarsi: 1,5 metri alle 14,30, due metri alle 18 e 2,5 metri alle 21. E così fino all'alba.
Alle 22 di ieri l'ultima riunione telefonica tra l'assessore Pierangelo Carbone, il direttore dell'Aipo di Piacenza Massimo Valente, la polizia municipale e la prefettura: ponte chiuso in attesa degli sviluppi della situazione. Per quanto tempo? «Probabilmente per tutta la giornata - risponde Carbone - visto che i tecnici ci dicono che dal Piemonte è attesa una notevole quantità d'acqua. Entreranno comunque in funzione le informazioni attraverso i pannelli a messaggio variabile e la segnaletica direzionale per tenere aggiornati gli automobilisti».
Sorpresi? «No - precisa l'assessore - sono eventualità che avevamo messo in conto e di fronte alle quali possiamo fare ben poco. La nostra priorità è garantire la massima sicurezza. Impossibile dire quante altre volte accadrà nelle prossime settimane, il nostro compito è di vigilare attentamente sulla situazione». Michele Rancati LIBERTA' del 01/12/2009
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