No comment di Salice e Tassi. Putzu: Foti e Trespidi in lista
Qualche ferito sul campo le primarie del Pdl lo hanno lasciato.
Quell'abissale distacco con cui il vincitore Andrea Paparo (88%) ha sbaragliato la concorrenza dei rivali Carlo Mazzoni (8,7%) e Daniela Ghinelli (3%) ha creato più di un mal di pancia, specialmente tra i sostenitori di Mazzoni.
Paola Pizzelli, capogruppo del Pdl a Fiorenzuola, non ne ha fatto mistero già domenica sera a urne calde alzando i toni davanti ad altri pidiellini del fronte pro Paparo. La critica, nella sostanza, è che, per quanto la vittoria di Paparo fosse cosa non in discussione, il partito doveva garantire a Mazzoni di cadere in piedi, dirottando una quota di voti che gli consentisse di andare al di là di quello striminzito 8,7%. Quello era il patto in cambio della disponibilità di Mazzoni a candidarsi alle primarie già sapendo che il suo ruolo sarebbe stato di vittima sacrificale.
Del resto che l'apparato di partito fosse con Paparo fin dall'inizio più d'uno lo aveva lasciato intendere. Da quel Filiberto Putzu che si era polemicamente dimesso da segretario cittadino del Pdl (e poi ritirato dalla corsa per la candidatura a sindaco) proprio riferendosi a una gestione troppo schierata della partita elettorale al capogruppo in Comune Marco Tassi che non aveva fatto mistero del suo giudizio negativo su primarie «con un nome forte e altri di bandiera».
Ecco allora che oggi, a mente un po' più fredda, Pizzelli chiarisce il suo malumore («Senza nulla togliere a Paparo che è un ottimo candidato e un'ottima persona, né al successo che le primarie hanno rappresentato nel senso che si è raggiunto l'obiettivo di portare gente a votare rubando la scena al centrosinistra») dicendosi «amareggiata per l'amico Carlo Mazzoni perché mi aspettavo che il partito lo sostenesse di più». «Lui si è prestato alla candidatura ed è stata una scelta sua, però è venuto meno il sostegno del partito, a lui come alla Ghinelli, e questo è un dato negativo secondo me». Il motivo di questo mancato appoggio? «Tutti sono bravi a salire sul carro del vincitore predestinato, specie se hanno ambizioni di qualche posto al sole, da assessore o quant'altro. E poi tutti sono bravi a mettere il cappello sulle vittorie preannunciate», è la franca analisi di Pizzelli dalle cui parole si può forse cogliere una critica anche all'endorsement a Paparo arrivato dal presidente della Provincia e vicecoordinatore del Pdl, Massimo Trespidi, che gli ha dedicato la sua performance alla maratona del 4 marzo scorso.
Che i malumori nel Pdl non siano isolati lo dimostrano anche i no comment arrivati ieri da autorevoli esponenti del partito: si va dal perentorio «sulle primarie non ho nulla da dire» di Luigi Salice - un altro la sua disponibilità a candidarsi a sindaco l'ha ritirata dopo averla avanzata - al «non ho nulla da aggiungere alle dichiarazioni già fatte» di Marco Tassi che ha così lasciato parlare il già riferito giudizio negativo sulle primarie di domenica. Il capogruppo ha comunque fatto sapere che «mi ricandiderò nella lista del Pdl cercando di portare il maggior numero di voti possibile al mio partito».
E della necessità di «lavorare per mantenere o incrementare il risultato assolutamente positivo delle primarie», ha parlato ieri anche Filiberto Putzu, il quale, «a questo scopo», indica che «sarebbe utile» che sia il coordinatore provinciale e deputato Tommaso Foti sia Trespidi, «pur titolari di una carica importante che mantengono, scendessero in campo nella lista del Pdl».
A congratularsi per «la grande affluenza» delle primarie è stato il coordinatore regionale del partito, Filippo Berselli: «Sono state le prime nella nostra regione e senza una precedente esperienza alle spalle, il risultato conseguito va aldilà di ogni più rosea aspettativa». «Davvero ottimo» il risultato di Paparo «con cui andremo alle elezioni con un solo obiettivo: la vittoria! ». gu. ro. LIBERTA' 27/03/2012
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