Nel 2002 hanno fruttato quasi 500mila euro.
Il business delle strisce blu: in tempi di vacche magre per i bilanci comunali, le tariffe legate agli spazi sosta disciplinati dai parcometri si stanno rivelando una fonte di reddito indispensabile per le città italiane. Anche a Piacenza, in vista della manovra economica del 2004, la voce parcheggi a pagamento è una di quelle che andranno a rimpolpare maggiormente le entrate nelle casse comunali. Un mare di monete e monetine di piccolo taglio, finite negli impianti di raccolta disseminati in varie zone del centro cittadino, che nel 2002 - così recitano i dati del consuntivo approvato l'estate scorsa - fruttarono alle finanze locali ben 453 mila e 844 euro. Sono i soldi che l'azienda Tempi, concessionaria del servizio Piacepark relativo alla riscossione e manutenzione dei parcometri, ha versato all'amministrazione, al netto delle spese di gestione. Un gruzzolo di centro non trascurabile che quest'anno dovrebbe essere ulteriormente aumentato, dopo la piena messa a regime dei 1600 spazi sosta distribuiti in città: numero che nel 2003 non ha tuttavia subito ulteriori incrementi. Ricordiamo che a Piacenza i rettangoli delimitati dalle righe blu sono disciplinati dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19: la tariffa standard è di 0,52 euro per la prima ora e 1,03 euro per ogni ora successiva alla prima.
All'ufficio traffico del Comune sono in attesa a giorni dei dati contabili forniti da Tempi, per capire quanti soldi potranno andare a sostenere il bilancio previsionale. In Italia, tra i capoluoghi più esosi ci sono Palermo, Milano e Torino; particolarmente economici, al contrario, Bari, Roma e Venezia.
Abbiamo compiuto una ricognizione nelle province confinanti con Piacenza per capire come si comportano i centri con caratteristiche affini al nostro e quali tariffe pretendono di incassare: un raffronto immediato non è comunque possibile per la difformità dei sistemi di regolamentazione delle soste. Parma, i cui parcometri sono gestiti dall'azienda di trasporto pubblico, la Tep, si rivela particolarmente salata per gli automobilisti. Le soste in zona centro costano 0,90 euro per la prima ora e 2,20 euro per la seconda; nelle zone periferiche l'importo si abbassa soste a 0,60 euro per la prima ora e 1,70 per la seconda. A Lodi a gestire le partita dei parcometri e relativa tariffazione è l'azienda Line che ha in capo anche i trasporti: la sosta è regolamentata a 1 euro all'ora. A Cremona vige un regime misto pubblico-privato, con la municipalizzata Aem ad amministrare la gran parte dei posti auto (in centro si paga 1,03 euro all'ora e nella cerchia più esterna si passa a 0,77 all'ora), affiancata da due ditte private a cui sono state concesse porzioni più limitate di città. A Pavia i parcometri sono di competenza dell'Asm, azienda speciale multiservizi che si occupa di tutti i servizi pubblici: la scelta è stata quella di differenziare al massimo le tariffe. Il territorio urbano è suddiviso infatti in 4 zone concentriche: nella zona gialla più esterna il parcheggio costa all'automobilista 0,30 euro all'ora, nella zona viola a 0,60 euro all'ora, nella zona arancio a 0,80 euro all'ora e infine nella zona rossa, la più centrale, si arriva a 1,30 euro all'ora.
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