Proprio vero, chi primo arriva meglio alloggia.
E Piacenza - la provincia più lesta in Italia a firmare un contratto con Expo Spa - come premio vedrà sfilare il mondo nel suo spazio espositivo di 40 metri quadrati tra il Padiglione dell'Unione Europa e Palazzo Italia, non lontano da un elegante specchio d'acqua circolare (e potrà godere anche di uffici riservati per gli incontri d'affari).
Prima di noi solo Brescia ha tagliato il traguardo acquistando però non spazi bensì "eventi", mentre oltre a Piacenza solo la Regione Sicilia ha finora concretizzato l'acquisto di una delle sei piazzette disponibili in questa esposizione mondiale dedicata al cibo ("Nutrire il pianeta - Energie per la vita").
Il proverbio popolare citato da Diana Bracco, presidente di Expo Spa, nell'accogliere l'altro giorno a Milano le istituzioni piacentine all'atto della firma per l'acquisto della famosa Piazzetta Piacenza, non sono solo parole di gentile convenienza. Corrispondono a verità di fatto.
Sul momento ci si è fidati di Expo, non sono circolate mappe tecniche che mostrassero con evidenza dove saremo incardinati da maggio a ottobre 2015 con tutte le nostre offerte territoriali. Però, cercando qua e là, esaminando la piantina e confrontandola con le informazioni in possesso della Camera di Commercio, salta fuori che la Piazzetta Piacenza (valore 450mila euro), come cita testualmente il contratto, "è situata lungo il Cardo nord-est, nelle immediate adiacenze del Padiglione dell'Unione Europea e del Padiglione Italia" quello fatto a radice intrecciata, il più prestigioso di tutti.
«E' la scelta migliore» ha detto a sua volta Alberto Mina, responsabile delle relazioni esterne all'incontro con le istituzioni nostre. Come già riferito Marco Balich, già ideatore di eventi per il Carnevale di Venezia e direttore artistico per Expo 2015 darà una mano a rendere di qualità alta anche l'allestimento piacentino. Fra l'altro, si è parlato delle piazzette come degli emblemi dell'identità italiana.
Sul sito web di Expo 2015 ci sono già numerose immagini, proiezioni di come saranno i padiglioni. Gli spazi occuperanno complessivamente un'area di oltre 1 milione di metri quadri che sarà organizzata seguendo le suddivisioni romane. Lungo il Decumano sarà offerta a tutti i Paesi l'opportunità di esprimere e rappresentare la propria ricchezza alimentare, produttiva, tecnologica e innovativa, mentre il secondo asse, il Cardo, sviluppa attorno a sé gli spazi espositivi curati dall'Italia con il "Padiglione Italia". Intorno al villaggio dell'esposizione corrono "Le Vie d'Acqua", nove interventi su Milano e l'Ovest Milanese volti a riqualificare e valorizzare il paesaggio e il territorio rurale. Si lavora alla riqualificazione di opere idrauliche canali, navigli e percorsi esistenti e alla realizzazione di riconnessioni irrigue, verdi e ciclopedonali. Si offrirà al visitatore e ai cittadini un circuito continuo di oltre 125 km lungo le nuove e le antiche vie d'acqua tra Milano e il Ticino. Ci sono anche aree tematiche con percorsi espositivi, installazioni artistiche, elementi attrattivi ed altro: trattano i temi della nutrizione e della sostenibilità in diversi ambiti, tra cui l'esperienza del cibo e il futuro, il legame tra la nutrizione e l'infanzia, la possibilità di un cibo sostenibile, la modalità di produzione del cibo. Da scoprire anche il Padiglione Zero, il Parco delle Biodiversità e tanto altro. Patrizia Soffientini
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