Offerte distanti, Comune perplesso sul project financing
Per il piano parcheggi «si stanno valutando anche altre soluzioni» rispetto al project financing.
Si ferma qui l'assessore ai lavori pubblici Ignazio Brambati. Inutile cercare di saperne di più dal dirigente in capo dell'assessorato, Enzo Maria Crippa, che oppone un rigoroso no comment.
Ma che in Comune stiano mettendo in conto di azzerare il bando europeo lanciato l'ottobre scorso per realizzare ben 1.200 parcheggi pare proprio un dato acquisito.
Un ripensamento, da quanto si apprende, dovuto alla mancata corrispondenza tra gli interessi del Comune e quelli delle quattro cordate fattesi avanti a fine 2005 per partecipare al progetto.
Verrebbe perciò ingranata la retromarcia così da passare dal project financing a un affidamento in concessione secondo la legge Merloni (articolo 19), con gli uffici comunali che si incaricano di stendere una progettazione preliminare per poi assegnare tramite gara il progetto esecutivo e i lavori. Un cambio di rotta di non poco conto e sulla falsariga di quanto già avvenuto l'anno scorso con il nuovo palazzo degli uffici.
La procedura originaria, e tuttora in corso, prevede che entro il 31 marzo una delle quattro cordate presentatesi sia scelta come "soggetto promotore"da una commissione presieduta dal dirigente comunale Taziano Giannessi. A seguire il project financing contempla una gara d'appalto per l'assegnazione dei lavori, con il "soggetto promotore" in posizione di vantaggio, a quel punto, sugli altri potenziali concorrenti.
Lavori per la realizzazione di 1.200 posti auto, per la gran parte a pagamento, distribuiti su tre aree: una struttura sopraelevata da 500 spazi nel parcheggio di viale Malta, una interrata da 160 posti (su due piani) all'ex macello di via Scalabrini, una sempre sotterranea (su tre piani) da 588 posti all'ex Cavallerizza di stradone Farnese.
Un appalto da 20 milioni di euro, opere che, una volta ultimate, la modalità del project financing prevede di affidare in gestione per un certo numero di anni - 35 nella circostanza - ai soggetti promotori e realizzatori che beneficiano così degli introiti dai ticket dei parcheggi.
È questa, dunque, la complessa procedura che a breve il Comune potrebbe decidere di azzerare dopo che la commissione ha preso a esaminare le quattro buste pervenute.
Sarebbero emersi dubbi sulla solidità della strada imboccata in ragione della distanza tra le richieste dei concorrenti e quanto contemplato nel bando; nel quale, in buona sostanza, nessuna delle quattro offerte rientrerebbe.
La ripartenza avrebbe quindi modifiche anche nei contenuti dell'appalto che sarebbero maggiormente specificati, in certi casi rendendo più appetibili per i privati parametri che si sarebbero rivelati disincentivanti: ecco perciò che alla Cavallerizza verrebbe portato da 588 a 650-700 un numero di posti auto a pagamento che in tutte le quattro offerte risulta essere stato proposto in sensibile aumento. Per l'area di viale Malta è invece a rischio l'intera struttura sopraelevata, anche per ragioni di carattere ambientali legate al delicato contesto urbano di riferimento. Verrebbe perciò stralciato per lasciare nel progetto gli interventi all'ex macello e alla Cavallerizza. Gustavo Roccella, Libertà del 19 febbraio 2006
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