Zanardi Landi: restauro totale.
Il cda di Piacenza Turismi si è azzerato e i diciotto consiglieri, nominati un anno fa, hanno riposto le loro cariche nelle mani del presidente, il conte Orazio Zanardi Landi, in carica ancora per pochissimi giorni.
Una rinuncia che arriva dopo un altro atto di "clemenza" per salvare la società d'area a capitale misto pubblico e privato da un possibile flop economico, quella di rinunciare al gettone di presenza.
Adesso, caricata di un bilancio ancora critico, Piacenza Turismi si sottopone a un'altra cura dimagrante per restare sul mercato.
"Un restauro totale", dice lo stesso Zanardi Landi, oggetto in queste ore di incontri e contrattazioni anche politiche, nell'attesa del verdetto finale previsto per il 15 aprile, quando i soci torneranno a guardarsi in faccia in assemblea.
NOMINE Il numero dei futuri consiglieri sarebbe un terzo di quello attuale, fino a passare a sette o addirittura cinque incaricati. Da rivedere sarebbe il ruolo dell'attuale amministratore delegato, Pier Luigi Filippi. Più che di ad, si parlerebbe ora di un nuovo incarico di direttore che la Provincia sarà chiamata a nominare. Lo stesso incarico di presidente passerà al vaglio del summit, ma il conte non si dice preoccupato: «Dopo dieci anni di presidenza, mi attengo alla decisione della Provincia». «Viste le difficoltà generalizzate - spiega l'assessore del Comune di Piacenza, Paolo Dosi - dovranno essere razionalizzate le attività per rilanciare l'operatività di Pc Turismi: è una via obbligata. L'organismo lavora bene ma si trova oggettivamente a operare in condizioni di difficoltà».
ORGANICO Tra le questioni più spinose anche la possibile revisione dell'organico degli uffici di via Mazzini, composto da tre persone a tempo indeterminato e due a tempo determinato: «L'orientamento è quello di confermare l'organico - spiega Dosi - abbiamo verbalmente espresso questo indirizzo, poi valuteremo insieme la situazione. Purtroppo, non ci sono state novità rispetto allo scorso anno e il quadro complessivo non è migliorato».
PRIVATI Sembra, tuttavia, che nuove imprese siano interessate a investire sul turismo, con quote private. Ma i giochi sono aperti. Il bilancio di esercizio chiuso a dicembre del 2009 presentava un fatturato di 820mila euro e mezzo circa (circa 200mila euro in meno rispetto al 2008) e una perdita di 27.604 euro. Da un esame delle poste iscritte, la perdita riconducibile alla gestione caratteristica dell'esercizio era ben più alta, circa 180mila euro. L'assemblea si era sciolta con un ultimatum ai soci pubblici, ai quali era stato chiesto un preciso impegno finanziario, e l'invito a creare un Comitato di concertazione turistica provinciale. Di fatto non realizzato.
PROGETTI Il sindaco di Caorso, Fabio Callori, precisa che le dimissioni di "massa" sono state fatte «affinché i soci di maggioranza potessero fare le loro scelte liberamente - precisa - il mio augurio è che Piacenza turismi possa operare con una gestione quasi totale del turismo piacentino: con noi hanno fatto un ottimo lavoro in questi anni, soprattutto per quanto riguarda il settore del turismo fluviale, con gli attracchi a Roncarolo e a Caorso. Ci sono altri progetti, come quello per il porto a Foce Chiavenna e la riqualificazione di Oasi de Pinedo. Il ruolo dei privati è fondamentale, darebbero un impulso maggiore e migliore alla società, come già accaduto nella Strada dei sapori del Po e della Bassa piacentina». Elisa Malacalza LIBERTA' 06/04/2011
(elma) L'ultimo rinnovo totale del consiglio risale a due anni fa. L'anno scorso, invece, il numero dei consiglieri era stato portato a diciotto, numero massimo previsto dallo statuto, includendo Emilia Albertelli di Cortebrugnatella, Bernardo Banti di Castellarquato, Piera Scagnelli di Bettola, il sindaco Fabio Callori, Domenico Toscani (vicepresidente di Piacenza Turismi) come rappresentante della Camera di commercio. Oltre al presidente Orazio Zanardi Landi, all'amministratore delegato Pier Luigi Filippi e ai membri già citati, hanno fatto parte del consiglio "dimissionario" Roberto Belli, Luca Moschini, Franco Spaggiari, Stefano Zanaboni, Giovanni Villazzi, Carlo Zaccardi, Valentino Matti, Giulio Gravaghi, Emanuela Cabrini, Pietro Busconi e Massimo Portanti. Adesso si torna indietro nei numeri e l'obiettivo è quello di creare un organismo snello. La Provincia è socio di maggioranza relativa della società di Pc turismi, nata nel 1991, ma nei fatti detiene il 18% del gruppo cui partecipano, tra i soci pubblici, anche il Comune di Piacenza e la Camera di commercio: il 51% è nelle mani di una maggioranza privata, quella che, stando alle indiscrezioni, si potrebbe allargare. Piacenza Turismi, si ricorda, è una società per la gestione, promozione e commercializzazione di prodotti turistici e culturali nella provincia di Piacenza. A questa si era aggiunta, nel 2001, anche Placentia Incoming, la prima agenzia di viaggi specializzata nell'incoming piacentino. Adesso è tutto sulla bilancia, in attesa del 15 aprile.
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