Piacenza conquista finalmente la sua adunata nazionale. La notizia circola nel secondo giorno della Festa Granda all'ombra del Gotico ed a confermarla è lo stesso presidente della sezione piacentina, Bruno Plucani, nell'auditorium di Sant'Ilario, quando sono da poco passate le 18.
«Cinque minuti fa ho ricevuto la conferma - dice Plucani emozionato -, Piacenza ospiterà l'Adunata nazionale del 2013».
Un applauso che non finisce più, occhi lucidi sotto i cappelli e le penne nere, dei giovani così come degli anziani. «Piacenza era l'unica candidata ed è stata votata all'unanimità» svela Plucani, senza dire altro se non ringraziare tutti coloro che si sono spesi per questo traguardo ed invitare ad andare avanti con decisione seguendo le indicazioni dell'Ana.
«D'ora in poi le cose vanno fatte sul serio - sprona il presidente -, dobbiamo essere una grande squadra».
La realtà è più complessa e sembra non dare merito alla diplomazia di Plucani. Non è stata semplice per la penna nera numero 1 la giornata di ieri. All'ultimo momento il consigliere che ha sempre sostenuto la candidatura di Piacenza è stato ricoverato in ospedale. Così Plucani, ieri mattina, è da solo a presentare il dossier della Primogenita davanti al consiglio Ana riunito a Milano. E' un esame sempre difficile, anche se si è gli unici candidati. Per l'adunata nazionale caleranno 500mila alpini da tutta Italia e dal mondo su una città di 100mila abitanti. E' chiaro che il nodo da risolvere è quello della ricettività alberghiera. Plucani dalla sua ha un dossier di presentazione che prende in considerazione ogni ipotesi fornendo le soluzioni più adeguate. Lascia Milano con tante speranze ma con qualche dubbio.
Sulla promozione potrebbe venire messa una riserva che sa tanto di spada di Damocle. Sa anche che ci sono altre sezioni pronte a candidarsi se Piacenza non ce la dovesse fare.
Così va alla Festa Granda indeciso se dare l'annuncio o aspettare oggi. Poi le cose cambiano. Arriva la telefonata: è fatta.
In sala c'è il sindaco Roberto Reggi in fascia tricolore: «La notizia dell'Adunata è una Festa Granda nella Festa Granda. Per Piacenza "la Primogenita" è un riconoscimento alla sua storia. Per gli alpini ai tanti sacrifici che hanno fatto in questi anni, alle tante fatiche che hanno sostenuto per la candidatura. Ricordo la delusione alla Festa Granda di Carpaneto, quando ci venne comunicato che Latina era passata per un voto in più».
Reggi evidenzia poi che, qualsiasi cosa accada, politicamente parlando, Provincia e Comune hanno già deliberato insieme di appoggiare l'organizzazione dell'Adunata 2013.
C'è il parlamentare del Pdl, Tommaso Foti: «E' un successo meritato per tutti gli alpini piacentini, per la costanza, l'impegno e la determinazione dei vertici della locale sezione. Da adesso occorre lavorare per poter dare nel 2013 l'ospitalità a tutti gli alpini d'Italia che Piacenza è sicuramente in grado di dare». Parlano Gino Luigi Acerbi, capo del gruppo di Piacenza che quest'anno compie 90 anni, l'ex primario Vittorio Valentino, comandante durante la guerra di un plotone degli alpini paracadutisti. In sala c'è anche Gino Tassi, piacentino reduce della ritirata di Russia. Tocca al presidente della gloriosa sezione alpini di Brescia dare il giusto merito al presidente Plucani per lo storico traguardo. Lo paragona al mulo, animale sacro degli alpini. «Con testardaggine, pazienza e anche qualche scalciata - rivela Davide Forlani - è riuscito a portare a Piacenza l'Adunata. Ha presentato una candidatura così documentata e organizzata che è stato impossibile non votare questa sezione».
Federico Frighi da LIBERTA' del 18/09/2011
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