Una città per i giovani a fianco della stazione è l'idea urbanistica di "Piacenza che verrà".
Proviamo a pensare all'area ricompresa tra il parcheggio di Borgofaxhall e il mercato generale incluso: 200mila metri quadrati degradati e divisi tra proprietà private, demaniali e comunali a ridosso della ferrovia.
Per questa fetta di città l'architetto Luca Rocca di Torino, laureato al Politecnico di Milano con una tesi proprio su Piacenza, attivo nel recupero dell'ex Macello, già membro della commissione qualità del Comune, ha ideato una soluzione rigenerativa di grande suggestione urbanistica e l'ha presentata ieri in Sala Cattivelli.
Rocca era ospite dell'associazione "Piacenza che verrà", del suo presidente Luigi Mori (l'associazione non esclude di scendere in campo alle prossime Amministrative) e del consigliere comunale Filiberto Putzu (Pdl).
La soluzione prevede di trasformare questo comparto nello snodo tra la città e il Parco fluviale, il punto di congiunzione esige una grande attenzione al verde e una forte praticabilità ciclo-pedonale. E si punta ad inserire luoghi di ritrovo, un centro giovanile, una palestra, una certa dose di commerciale, sotto la formula che oggi è dominante "Zeroventiquattro". Vale a dire una vivibilità notte e giorno: «Perché non è la polizia a garantire la sicurezza dei luoghi, ma la presenza continua di persone» spiega l'architetto. Altre suggestioni: il padiglione del Berzolla, demaniale ma in passaggio alle disponibilità comunali, viene visto come uno spazio culturale multifunzione e al suo fianco le pensiline storiche verrebbero recuperate per la stazione dei bus, riappropriandosi di una funzione originaria.
La stecca di via dei Pisoni sarebbe resa commerciale e spicca nel disegno un grande edificio multifunzione (ma basso e coperto da un tetto con strato d'erba), con parcheggio a due piani interrati. Sarebbe una sorta di "edificio ponte" sotterraneo che scavalca la ferrovia per una parte e si alza fino al livello di una piazza per l'altra. Bar-caffetteria, funzioni sportive sono complementi del recupero.
Qualche categoria economica è stata già contattata, gli artigiani sembrano interessati. Si vorrebbe portare avanti l'idea stimolando una condivisione tra forze economiche private e amministrazione.
«E' una città dei giovani, dove ci si potrà divertire senza dover andar via da Piacenza, una città che potrà modificare i ritmi pigri a cui siamo abituati» commenta Putzu che vede bene qui anche l'area delle corriere, tema delicato, mai risolto, che pure faceva parte di una compensazione per Borgofaxhall, ha spiegato il consigliere non senza toni polemici per il mancato beneficio pubblico. Una ricca documentazione di immagini completa la proposta che Putzu sottolinea essere nata dal basso e destinata ad essere sottoposta a tutti i candidati sindaco. red. cro. da Libertà del 04/02/2012
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