Progetto regionale di accorpamento delle centrali operative del 118
In merito a tale Progetto, che prevede una unica centrale per l’emergenza a Parma ( e forse poi a Bologna), l’Associazione ritiene indispensabile un coinvolgimento della rete del volontariato e del privato sociale, cosa che attualmente non è avvenuta.
L’assenso al Progetto potrà avvenire solo al riscontro concreto del miglioramento del servizio, rispetto a quanto viene attualmente offerto: allo stato attuale tale Progetto non è da ritenersi realizzabile.
Piacenza già Centro Nazionale per i coordinamento della Protezione Civile, nodo autostradale di rilevanza nazionale, cerniera tra piu’ regioni, non merita questo declassamento. Inoltre il personale addetto (dipendente e volontario) ha mostrato e mostra grande capacità ed organizzazione operativa.
Manteniamo a Piacenza le funzioni ed i posti di lavoro !!!!
Le Istituzioni locali non hanno effettuato una presa di posizione, eccetto la Provincia di Piacenza e il candidato sindaco del centro-destra Andrea Paparo, esprimendo la loro contrarietà al Progetto.
Il Consigliere regionale del Partito Democratico Marco Carini, difende invece la scelta dell’assessorato alla Sanità circa la centrale unica, adducendo vantaggi (quali ?) per il territorio locale.
Strutture di ricovero/degenza per anziani e malati.
In merito all’assistenza agli anziani, l’Associazione desidera manifestare il suo apprezzamento per lo sforzo di sempre piu' implementare l’assistenza domiciliare agli anziani, tuttavia non condivide l’attuale orientamento in tema di posti letto (ricovero-degenza) per anziani malati che non possono essere trattenuti al proprio domicilio per problematiche sanitarie e/o ambientali.
“Piacenza che Verrà” non condivide quindi l'eliminazione dell’accreditamento di circa 70 posti letto convenzionati presso la Casa di Riposo Maruffi. Si tratta di struttura storica, in posizione centralissima, che ha sempre assolto alla funzione di assistere gli anziani specie se indigenti. Il personale è addestrato, esperto e competente.
I posti che verrebbero a mancare in tale sede sarebbero riequilibrati attraverso un convenzionamento ex-novo di 26 posti presso la nuova struttura (sullo Stradone Farnese-angolo via Torta) del Pio Ritiro Cerati, ed i rimanenti sarebbero allocati presso una nuova ipotetica struttura da costruire ex novo.
Giusto l'accreditamento a favore del Pio Ritiro Cerati, ma insufficiente con un saldo negativo di 44 posti letto.
L'ipotesi di costruire una nuova casa di riposo, proposta fatta dal candidato sindaco del centrosinistra Paolo Dosi, non può essere condivisa, visti i costi dell''operazione che qualche soggetto interessato all'operazione ha inverosimilmente ipotizzato “a costo zero”.
A tutt'oggi a fronte di una fortissima richiesta e con liste d'attesa degne di paese del terzo mondo sarebbe meglio utilizzare le strutture e le risorse già in essere.
Analoga considerazione vale per il CSR di Via Buozzi, struttura moderna ed efficiente, con personale capace ed addestrato , che si occupa di 15 gravi pazienti under65 che non possono essere curati al proprio domicilio per le gravi personali problematiche sanitarie. Anche in questo caso per questa struttura viene ipotizzata la chiusura per ottemperare ad una legge regionale (del cosiddetto “accreditamento) che risulta incoerente con i tempi attuali ed i costi.
“Le politiche devono guardare ai giovani,che sono il nostro futuro, ma anche i nostri anziani e chi è in stato di necessità necessita di grandissima attenzione", afferma il nuovo segretario Filiberto Putzu.
Piacenza che Verrà auspica quindi che dalla futura Amministrazione venga praticato un maggior sostegno alle strutture di riposo/degenza destinata agli anziani.
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