E' iniziato, a mezzanotte e un minuto, l'ultimo conto alla rovescia per il Piace.
Novantasei ore per portare la società all'iscrizione al campionato di Prima divisione.
Un passaggio sul quale il presidente si è ancora riservato qualche ora di riflessione, ma che farà certamente nei tempi utili. Sono tanti gli indizi a portare a questo sviluppo: la presentazione dell'offerta in busta per la comproprietà di Cacia (sappiamo come è andata a finire), il pagamento di stipendi e contributi del mese di aprile (condizione indispensabile), la tenacia con la quale Fabrizio Garilli e Maurizio Riccardi vanno alla ricerca di partner economici, oltre al supporto di quello bancario che ormai da quindici anni sostiene la causa biancorossa.
In questa vicenda, che si protrae ormai dal 12 giugno con un susseguirsi di colpi di scena e ipotesi di conclusione ancora molto confuse, sono due i personaggi che brillano per attivismo: il sindaco Roberto Reggi e l'imprenditore Stefano Gatti.
Reggi, lo sappiamo, si è mosso attraverso una serie di canali, ha contattato tutti gli imprenditori immaginabili e possibili, piacentini e non, continua a tessere la sua tela, rispettando l'impegno preso con Garilli e Riccardi: la ricerca di nuovi compratori in grado di mantenere alto il nome del Piacenza.
Gatti è stato finora l'unico imprenditore a metterci la faccia, a mettersi a disposizione per dare una mano in concreto. E proprio lui sarebbe stato a mettere in contatto la dirigenza biancorossa con un imprenditore (probabilmente anzi un'imprenditrice) bolognese, che avrebbe espresso il suo interesse ad entrare nel calcio.
Si tratta, per essere chiari, di due tentativi che per ora proseguono paralleli e non si incrociano.
Perché sotto sotto, è forte anche l'attivismo dell'amministratore delegato. L'impressione è che lui e Garilli, al di là delle dichiarazioni ufficiali, stiano cercando le risorse per continuare in prima persona il discorso Piace, anche al di là della semplice iscrizione (per la quale dovrebbe solo essere formalizzata la fidejussione di 600.000 euro). Questo farebbe pensare che, come detto al sindaco già sei mesi fa, l'attuale proprietà sia in grado di trovare le risorse necessarie. Come e con quali alleati, per il momento resta difficile da capire.
L'altro scenario parte sempre dal discorso iscrizione, che darebbe modo a quella che per comodità chiameremo cordata-Reggi, di portare avanti le necessarie procedure di verifica di bilancio e tutto il resto che potrebbe servire. Si era detto che il poco tempo a disposizione costituiva l'ostacolo maggiore alla conclusione del tentativo, ora il tempo c'è e ci dirà se è possibile passare dalle parole ai fatti.
Comunque andrà a finire, c'è poi da sistemare una bella serie di discorsi. Se sarà continuità, allora al 99% Riccardi terrà per sé il ruolo di direttore sportivo e si andrà su un allenatore esperto, visto che la scelta Madonna non ha dato i risultati sperati. Giova ricordare, a questo punto, che a inizio stagione, quando si era ventilata l'ipotesi di esonerare Mindo, si era fatta largo l'idea di Leo Acori, nome che potrebbe a questo punto tornare di moda. Gianpietro Piovani il Piacenza lo allenerebbe anche gratis, ma per lui l'opzione è legata alla cordata bresciana della quale, in realtà, non si parla quasi più.
Quello che serve, soprattutto alla gente, è che arrivi un segnale forte, da una parte o dall'altra, per cominciare ad avere le idee un po' chiare (ad esempio, c'è ancora l'idea di mettere una parte delle azioni a disposizione della gente?).
Poi la squadra si farà di corsa, ma non ci sarebbe niente di nuovo rispetto alle ultime stagioni. Senza dimenticare che, tempo un mese o poco più, avremo di fronte anche i verdetti sportivi della faccenda scommesse. E potrebbero esserci grandi sorprese.
Paolo Gentilotti LIBERTA' 27/06/2011
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