Prefetto e questore: impegno per arginare il fenomeno
Nella provincia di Piacenza i clandestini supererebbero quota 5000 unità.
Lo ipotizza il primo "censimento" per stranieri irregolari realizzato sulla base delle domande presentate per il decreto flussi 2007 dall'università di Milano-Bicocca e pubblicato dal quotidiano Il Sole-24 Ore.
Secondo quanto riportato dall'indagine, gli stranieri irregolari sarebbero circa l'1,9 per cento del totale della popolazione complessiva, più precisamente 18,9 ogni mille abitanti. Il calcolo è semplice: i residenti a Piacenza e provincia sono circa 280mila, i clandestini 5300.
Il nostro territorio entra così nelle prime dieci posizioni della graduatoria per incidenza della presenza di stranieri irregolari: al primo posto c'è Brescia con il 32 per mille, seguita da Mantova (29,8), Modena (25,5) e Reggio Emilia (24,5). Il viaggio lungo la via Emilia prosegue con Parma e Bologna al sesto e settimo posto, per concludersi a Piacenza, che occupa la non piazza. La media nazionale è dell'11 per mille.
Dati che di per sè potrebbero sembrare allarmanti, ma che vengono mitigati da un'altra rilevazione effettuata dallo studio: nella nostra provincia i clandestini rappresentano poco meno del 17 per cento degli stranieri totali, percentuale sotto la media nazionale del 18 per cento e nettamente più basse rispetto ai territori limitrofi. In sostanza, a Piacenza c'è un'altissima percentuale di stranieri residenti (oltre l'11 per cento del totale contro una media nazionale del 6) ed è fisiologico che tra i tanti che arrivino ci siano anche quelli non in regola.
La situazione è comunque costantemente tenuta sotto controllo dalla prefettura e dalle forze dell'ordine, in collaborazione con i Comuni e le forze di polizia locale. «Non si può assolutamente parlare di emergenza per il nostro territorio - afferma il prefetto Luigi Viana - visto che la situazione è costantemente monitorata dalle forze dell'ordine su indicazione dei tavoli di confronto che si tengono regolarmente. Con le altre istituzioni c'è grande sintonia e il problema è monitorato e tenuto sotto controllo. Prova ne siano i continui controlli e le espulsioni che vengono effettuate».
Anche secondo il questore Michele Rosato non bisogna lanciare allarmi ingiustificati. «Le statistiche hanno senza dubbio il loro peso - commenta - ma non mi sembra che Piacenza ne esca penalizzata. Ai primi posti della graduatoria apparsa sul giornale ci sono tutte province molto sviluppate economicamente, dove ci sono maggiori occasioni di lavoro per gli stranieri».
Michele Rancati Libertà del 13/05/2008
«Nessuna emergenza» Il sindaco Reggi: ma servono più fondi dal Governo (mir) «Basta leggere bene tutto quanto scritto sul giornale per capire che a Piacenza non c'è nessun allarme n alcuna situazione fuori dalla norma. Emergenza clandestini? Ma non scherziamo». Il sindaco Roberto Reggi spiega con grande vigore la propria posizione in merito alla graduatoria apparsa sul quotidiano "Il Sole-24 ore" di ieri, in cui la nostra provincia si trova al nono posto per la presenza di clandestini in proporzione alla popolazione totale. Un 1,9 per cento che ci pone al nono posto della speciale classifica. «Basta guardare le due colonne da parte a questo dato - afferma il primo cittadino - per tranquillizzarsi: prendendo per vero che sul nostro territorio ci sarebbe quel numero di irregolari, numeri comunque non verificabili, si deve però aggiungere che la loro incidenza sul totale degli stranieri presenti a Piacenza è sotto la media nazionale e molto più bassa rispetto a tutte le altre città limitrofe e che ci assomigliano. Il motivo - prosegue - è semplice: nella nostra provincia c'è una presenza elevata degli stranieri, quasi doppia rispetto alla media nazionale, ed è fisiologico che tra questi ci sia anche chi non è in regola. Come si spiega il fatto che tanti extracomunitari scelgano il nostro territorio? Per ragioni economiche e sociali - risponde Reggi - che si possono comprendere facilmente: Piacenza è un polo produttivo molto importante della meccanica e dell'agroalimentare, il manifatturiero ha un peso specifico molto elevato ed è ovvio che ci sia una richiesta di manodopera anche straniera. E poi noi, ma anche molti altri comuni, trattiamo bene tutti i nostri cittadini, anche quelli non italiani, purchè siano a posto e rispettino tutte le leggi». Nei giorni scorsi, però, c'è anche la firma del primo cittadino di Piacenza in calce all'appello delle città del centro-nord che chiedono al governo più fondi e mezzi anche per le città di medie dimensioni e non solo per le aree metropolitane. «Assieme a tutte le istituzioni - precisa Reggi - facciamo un lavoro molto attento, ma la lotta alla insicurezza passa inevitabilmente anche dalla disponibilità di risorse. Il sostegno del governo non si deve limitare solo alle realtà maggiori, ma anche a quelle come la nostra: con i finanziamenti, potremo avere più agenti per strada e riqualificare quelle zone maggiormente a rischio».
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