Già da quest'estate 4 milioni di metri cubi dal Brugneto
Ci volevano tre donne per mettere fine a quarant'anni di guerra.
La vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Simonetta Saliera, l'assessore regionale alla difesa del suolo, Paola Gazzolo, e l'assessore all'ambiente della Regione Liguria, Renata Briano, hanno sottoscritto con il presidente della società "Mediterranea delle Acque" Giovan Battista Pittaluga, ieri nella sede dell'ex Comunità montana dell'Appennino piacentino a Bobbio, lo storico accordo per il rilascio di un milione e mezzo di metri cubi d'acqua in più dalla diga del Brugneto, rispetto ai due milioni e mezzo rilasciati ogni anno tra il 15 maggio e il 16 settembre e previsti dal contratto fino a ieri in essere. Si tratta di un "patto" territoriale sperimentale, con durata triennale, il cui obiettivo guarda ancora più lontano, verso cioè un vero e proprio "contratto di fiume".
Da quest'estate, quindi, e fino al 2015 quattro milioni di metri cubi di acqua scorreranno in Valtrebbia per dissetare i campi e portare nuova vita, scongiurando le grandi siccità che, come nel caso dell'estate 2012, hanno lasciato il Piacentino a contare 66 milioni di euro di danno: i cambiamenti climatici e il maggiore utilizzo di acqua negli ultimi anni hanno infatti modificato la disponibilità della risorsa nel bacino del trebbia, causando pesanti criticità per l'irrigazione delle colture agricole della valle.
Il protocollo firmato ieri è un esempio di solidarietà territoriale. «Posso assicurare che non è stato facile rassicurare gli abitanti della Liguria sul fatto che nulla sarebbe stato loro tolto pur aiutando il Piacentino ad avere una maggiore risorsa idrica - ha detto l'assessore regionale Briano -. Noi abbiamo solo tre fiumi. Tuttavia la visione della nostra Regione è quella di collaborare a pieno titolo con l'Emilia-Romagna, consapevoli del fatto che la risorsa acqua, nuovo "oro blu", è di tutti. L'invaso del Brugneto serve la città di Genova e i Comuni della nostra regione, ma è giusto che l'intero bacino viva. È giusto - precisa - rilasciare quello ciò che è possibile, garantendo la priorità alla potabilità della regione Liguria ma salvaguardando l'ecosistema e il fabbisogno di acqua della Valtrebbia».
I rappresentanti delle Regioni Liguria ed Emilia-Romagna, con i sindaci, gli amministratori, i rappresentanti del mondo agricolo, le associazioni ambientaliste, hanno percorso in autobus l'intera Valtrebbia arrivando fino al Brugneto. Una giornata di festa, culminata in un momento storico, la firma dell'accordo. «Mi sento arricchita oggi - ha detto la vicepresidente Saliera - sia politicamente che culturalmente. Sia Genova che Piacenza hanno una buonissima acqua, oggi ho visto persone collaborare in una visione più positiva: coniugare solidarietà, gestione integrata delle risorse idriche e tutela dell'ambiente è un obiettivo possibile. Quando il governo di un bene prezioso come l'acqua richiede soluzioni condivise, la via da percorrere è quella del dialogo tra istituzioni: sì - sorride la Saliera - non è una caso che siano state tre donne a pensare a un "patto" come questo». «Partiamo con una sperimentazione triennale, per arrivare a una naturale evoluzione verso una gestione ancora più integrata del fiume - ha precisato la Gazzolo -, così da creare un volano per l'economia di questa splendida vallata». Una vallata viva, che chiede di vivere e non morire di sete. «Come diceva il poeta Giorgio Caproni in "Statale 45" - ha concluso l'assessore -, curva dopo curva la sorpresa in questa vallata sovrasta davvero l'attesa». Elisa Malacalza LIBERTA' 13/07/2013
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