(mir) La direzione provinciale del Partito democratico ha ufficializzato, nella riunione di giovedì sera, la lista dei candidati alle elezioni Provinciali del giugno prossimo. Ma, fra politici navigati come Carlo Berra, Nino Beretta, Gianni Arbasi, Luigi Maestri, i cinque assessori democratici uscenti e giovani emergenti (alcuni dei quali alla prima esperienza), a spiccare è soprattutto un'assenza. E' quella del presidente del consiglio provinciale uscente, Gabriele Gualazzini, per il quale il presidente uscente della Provincia, e candidato della coalizione di centrosinistra, Gianluigi Boiardi, si era molto speso, proponendolo di persona e lottando affinché fosse inserito in un collegio sicuro.
Così non è stato, provocando la reazione piccata dello stesso Boiardi, che a caldo (così riferiscono molti dei presenti) si era lasciato andare a qualche frase molto forte: «E' una decisione che rispetto ma su cui devo riflettere - avrebbe detto - e non potrò che trarne le conseguenze». Un malumore potenzialmente molto pericoloso per la compattezza dello schieramento, che lo stesso Boiardi ha però disinnescato l'indomani, parlando con il segretario provinciale Paolo Botti, in occasione della manifestazione per il Primo maggio. «Io non sono Berlusconi - ha precisato ieri il presidente uscente - e quindi mi adeguo di buon grado alle decisioni del partito, che evidentemente ha ritenuto di fare scelte differenti rispetto a quanto avevo proposto». Ha continuato Boiardi. «Resto convinto che Gabriele Gualazzini avrebbe dato un ottimo contributo alla squadra, vista la sua esperienza e le sue qualità che gli vengono riconosciute da tutti gli schieramenti. E' un politico esperto, preparato, che ha avuto un ruolo determinate nella nostra amministrazione ed è un uomo che mantiene gli impegni: non è un caso che proprio nell'ultimo consiglio provinciale del mandato l'opposizione gli abbia dato atto di questa correttezza e onestà. Nonostante la sua assenza - ha concluso - la lista è comunque forte e competitiva, così come tutta la coalizione».
Ne è convinto anche Botti: «Con Boiardi non c'è alcun problema, sono state prese delle decisioni che sul momento possono avere scontentato qualcuno, ma tutti abbiamo il dovere di lavorare per centrare l'obiettivo della sua riconferma. Le capacità di Gualazzini sono indiscutibili, saranno senza dubbio valorizzate perché rappresentano un patrimonio che non possiamo disperdere». Il segretario è molto soddisfatto della composizione della lista: «Un mix tra politici esperti e giovani entusiasti, tutti sono molto preparati e credono in questo progetto».
La Lista del Pd per le Provinciali Alseno: Maurizio Villa Bettola: Andrea Reggi Bobbio: Pietro Tagliaferri Borgonovo: Paola Gazzolo Cadeo-Pontenure: Mario Spezia Caorso: Carmen Garilli Carpaneto: Pierluigi Caminati Castelsangiovanni: Patrizia Calza Fiorenzuola: Giuseppe Brusamonti Lugagnano: Antonio Vincini Monticelli: Mario Magnelli Piacenza I: Sandra Ponzini Piacenza II: Marco Pascai Piacenza III: Nino Beretta Piacenza IV: Mario Angelillo Piacenza V: Marco Bergonzi Piacenza VI: Paolo Sckokai Piacenza VII: Valentina Centri Piacenza VIII: Carlo Berra Podenzano: Luigi Maestri Pontedellolio: Manila Bergonzi Rivergaro-Gossolengo: Gianni Arbasi Rottofreno-Calendasco: Giulio Maserati Ziano-Caminata: Alberto Borghi
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