Nuova fase, tanto lavoro Dopo la firma del “Patto” il 12 gennaio scorso, presenti l'allora sindaco Guidotti, il presidente della provincia Squeri e quello della Regione Errani, ieri si è avviata la nuova fase attuativa del “Patto per Piacenza”, cinquanta progetti condivisi per lo sviluppo economico, strutturale, sociale e culturale del territorio. Oggi il comitato strategico si rimette al lavoro per selezionare una quindicina di progetti da avviare a soluzione. Entro due settimane si dovranno formare alcuni gruppi di lavoro, entro un paio di mesi ogni progetto dovrà avere una sua scheda di attuazione.
Fondazione e Polo Universitario A sorpresa, ieri, il presidente della provincia Dario Squeri, nel riferire dei progetti del “Patto” che già marciano veloci (completamento della tangenziale, attraversamento di Castelvetro, marchio Natural Valley, etc.), ha citato due altri punti di riflessione da inserire nel paniere progettuale. 1) La Fondazione. «La legge prevede di definire gli ambiti di intervento, che significa capire come spendere venti miliardi di vecchie lire all'anno per il territorio». E in soli due mesi si dovrebbe modificare lo statuto. Il “Patto”, lascia intendere, dovrà dire la sua. 2) Il Polo universitario va bene, ma va ridefinito poiché è cresciuto come un gigante che rischia di non avere i piedi per camminare. Ci vogliono politiche unitarie: meno proliferazione di master (che costano) e più coordinamento.
Polo energetico, logistica e tangenziale nord Augusto Rizzi, di suo, ha aggiunto altri progetti da curare con attenzione e valorizzare: il Polo energetico, il Polo Logistico e la realizzazione della Tangenziale Nord.
Ciciotti E' Enrico Ciciotti, responsabile dell'Unità di valutazione e monitoraggio del “Patto”, preside della facoltà di Economia, il regista tecnico dei lavori. Ieri alla Cattolica ha illustrato tappe e modalità di percorso di un'esperienza unica come quella piacentina in quanto lega nell'accordo tre livelli amministrativi: Comune, Provincia e Regione.
Donne Il neo-coordinatore Augusto Rizzi, ammaccato dalle recenti polemiche con consigliere e assessore, sente di dover rimettersi in pari con le donne. Nessuna volontà discriminatoria - assicura - nelle parole pronunciate tempo fa. «Sono stato frainteso». Nel “Patto” le donne vogliono esserci e devono esserci per le loro competenze, come persone, non come genere, spiega. Intanto Squeri annuncia che una lettera sua e di Reggi chiede a tutti i soggetti del comitato di indicare almeno una competenza al femminile.
Partecipanti Chi c'era ieri - di persona o rappresentato - alla seduta del comitato, uditori a parte? Oltre ai già citati: Marco Elefanti (assessore Attività produttive del Comune), Giuseppe Parenti (presidente Assindustria), Severino Tagliaferri (Banca di Piacenza), Claudio Miserotti (Cassa di Risparmio), Giovanni Ronchini (Unione Commercianti), Marco Carini (Lega Coop), Marco Rigolli (Comunità Montana Valli Nure e Arda), Fabrizio Carrà (Comune Castelsangiovanni), Flavio Antelmi (Sindaco Fiorenzuola), Libero Ranelli (Cattolica), Cesare Mori (Cgil).
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