«Largo a giovani, donne e Comuni»
I fatti: Augusto Rizzi viene eletto con un applauso coordinatore unico del comitato strategico del “Patto per Piacenza”; tutti sono d'accordo che ora, dopo mesi di stallo, si deve passare all'azione; Reggi e Squeri sono intenzionati ad allargare la partecipazione sui progetti per il futuro di Piacenza al Comune di Fiorenzuola, alle donne, e Rizzi aggiunge ai giovani e ad altri Comuni ancora.
E' il momento dei valori e dei buoni propositi, quello che ieri si è celebrato all'Università Cattolica, davanti al riconvocato comitato strategico del “Patto per Piacenza”, silente da molti mesi. Ma nella consapevolezza profonda che o si riparte con raddoppiata energia o stavolta si muore. E le prossime tappe sono infatti assai ravvicinate: si tratta di scegliere subito una quindicina tra i cinquanta progetti individuati dal percorso partecipato fra enti e società civile, un anno fa, per fare il bene di Piacenza. «Peccato che il percorso sia stato interrotto per dieci mesi, recuperare non sarà semplice» ammonisce Sandro Busca (segretario provinciale Cisl). E lancia un suggerimento: «Riprendiamo dai bilanci partecipati degli enti, chiediamo cose concrete». Mentre Massimiliano Borotti (segretario Uil) rivendica un ruolo del sindacato nei progetti di promozione del lavoro. Non sono tutte rose e fiori. Gli ambientalisti parteciparono al percorso del “Patto” ma ne restano tuttora fuori, seppur pronti a collaborare. Fabrizio Binelli cita infatti tra i progetti assunti, l'aeroporto («che i cittadini non vogliono»), invece quelli sulle aree naturalistiche «belli e pronti», basta deliberarli, «allora perché non lo si fa?». Tra i nodi da sciogliere c'è anche il rapporto con le istituzioni: come dovrà essere? Rizzi vuol uscire da una sbiadita funzione consultiva per rafforzare i poteri del comitato (gli dà ragione Giovanni Nani del Credito Cassa Rurale ed Artigiana). Il presidente camerale Luigi Gatti preferisce soffermarsi sulla necessità di operare «nel rispetto delle istituzioni, perché se poi non si trovano aggregazioni si perde del tempo». E' l'assessore regionale Mario Luigi Bruschini a ricordare a tutti come la Regione punti molto sul “Patto” («Piacenza è considerata tra i territori decisivi per lo sviluppo, prova ne sono i programmi d'area su logistica e sul Po»). Ma di lavoro davanti ce n'è tanto: riunirsi, scegliere i progetti da far marciare, nella consapevolezza «che stiamo peggio di un anno fa» dice chiaro Rizzi e cita i “casi” Eridania, Cirio, i riflessi di Fiat. Gli pare importante, poi, far intervenire forze giovani al tavolo decisionale, terreno condiviso da Giovanni Ambroggi (Cna), purché si tratti di volti «rappresentativi» ed è Rino Curtoni (Collegio dirigenti scolastici) a suggerire di attingere dalla consulta degli studenti. Tanti gli spunti che salgono in superficie: il professor Renzo Marchesi (Politecnico) punta al potenziamento del polo universitario; Carlo Roda (Auser) chiede una nuova geriatria, Roberto Rebessi (Dirigenti d'Azienda) consiglia un marketing territoriale. Il ”Patto” è di nuovo in corsa.
Roberto Reggi «Anche Fiorenzuola nel gruppo di lavoro» «Ci crediamo fin dall'inizio, il “Patto” è una strategia vincente per la città» dice il sindaco Roberto Reggi, che esordisce ricordando come il suo predecessore Guidotti ne fosse stato «un'anima importante». Reggi del “Patto” ha apprezzato anche la capacità di coagulare forze politiche diverse su obiettivi comuni. Poi va oltre e propone di allargare la partecipazione (nel comitato strategico) al Comune di Fiorenzuola perché, come Piacenza, ha scelto di percorrere la via innovativa dei bilanci partecipati, aperti alla cittadinanza nelle scelte decisionali. Altra idea: riunirsi il 12 gennaio di ogni anno (nella ricorrenza della prima firma del “Patto”), per far il punto sui progetti.
Dario Squeri «E ora i progetti devono camminare» «Entriamo nella fase attuativa, ora i progetti devono camminare» esorta il presidente della Provincia Dario Squeri, padre nobile del “Patto”. Squeri vuole un allargamento della partecipazione a nuovi soggetti, poco coinvolti finora, all'interno del comitato. E' d'accordo con l'apertura a Fiorenzuola nel gruppo strategico e si impegna per una maggior presenza femminile. Squeri manifesta anche una spinta a cercare la massima coesione territoriale, altrimenti si rischia di perdere in competitività e giudica importante che il lavoro di tre anni intorno al “Patto” non vada disperso. Ma alcuni progetti, osserva, già marciano veloci, specie sulla viabilità, altri camminano, come il ponte-bis.
Augusto Rizzi «Chiediamo di avere peso nelle decisioni» Non poteva avere altro nome e cognome il coordinatore del “Patto per Piacenza” rinascente. Augusto Rizzi, dopo aver avuto un ruolo importante nella prima fase di stesura, ora è il coordinatore (acclamato con un battimano) nel momento delicato del rilancio, e ha già cominciato a battersi per ritagliare al comitato strategico un peso specifico forte, non meramente consultivo, ma anche decisionale, pur nel massimo rispetto del ruolo delle istituzioni. Pone, anzi, la questione come condizione per esercitare il suo mandato di “regista”. Si vedrà strada facendo come andranno le cose. La richiesta insistita di Reggi e Squeri perché accettasse la carica suona già come una risposta.
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