Si è chiusa con un banchetto in via XX Settembre tra la gente la campagna elettorale del Pdl piacentino, che con i vertici locali in prima linea ha salutato i cittadini.
Ma se da una parte si plaude al "rinnovato entusiasmo che si avverte fra la gente", dall'altro non si nasconde delusione per la presa di posizione del consigliere regionale del Pdl Andrea Pollastri che, come abbiamo riferito ieri, ha dichiarato che, alla Camera, voterà per Fratelli d'Italia mantenendo invece al Senato il voto per il Pdl.
Durante il banchetto, i vertici del Pdl hanno così fatto sapere che «sono state inviate al coordinatore e al vicecoordinatore regionale, gli onorevoli Berselli e Bettamio, le dichiarazioni del consigliere regionale Pollastri comparse su Libertà, affinché i vertici regionali del Pdl possano fare le valutazioni del caso».
Durissima, in particolare, la reazione del candidato alla Camera nelle liste del Pdl Jonathan Papamarenghi: «Strana esternazione quella di Pollastri, che ritiene il Pdl penalizzato alla Camera e non al Senato e piazza i piedi in due scarpe votando da una parte per il Pdl e dall'altra per Fratelli d'Italia - dichiara Papamarenghi - Un atteggiamento che la dice lunga sulla coerenza del consigliere e sulla sua strana "etica politica", già peraltro delineatasi chiaramente attraverso la recente vicenda regionali che lo hanno visto tra i protagonisti». Il sindaco di Lugagnano ricorda «che se il Pdl ottenesse in Emilia Romagna il risultato delle ultime elezioni politiche - cosa possibilissima considerata la rimonta che viene riconosciuta in queste ultime fasi della campagna elettorale al nostro partito, che evidentemente non è più quello di Pollastri - i piacentini in lista non sarebbero affatto penalizzati». «Ma "Re Tentenna" Pollastri - prosegue Papamarenghi - preferisce dividere il suo voto per non scontentare vecchi amici "potenti" ed in nome di un'improbabile rappresentanza piacentina del centrodestra». «Mi attendo - conclude il candidato alla Camera - una netta posizione in merito da parte del Pdl regionale e non solo espellendo chi, come Pollastri, presente nel seguire le varie iniziative politiche del Pdl di queste settimane, intavola questi vergognosi giochetti politici che, di certo, lo qualificano di fronte a tutti i cittadini. Attendo altresì che il consigliere regionale lasci l'incarico (e la lauta indennità) ottenuto nel 2010 solo ed esclusivamente grazie ai voti del Pdl».
da LIBERTA' del 23 febbraio 2013
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