Sui beni del Demanio colpo di acceleratore.
Volano pensieri meno vaghi sui beni demaniali, le dismissioni non sono mai sembrate così a portata di mano. E l'assessore alla Cultura Tiziana Albasi, nel presentare in commissione consiliare i progetti piacentini per il bicentenario verdiano da avanzare al Comitato promotore, ha incluso un museo per Verdi agricoltore che potrebbe essere collocato - oggi si apprende - nel padiglione del Berzolla, contiguo a Borgofaxhall, immobile del demanio civile cedibile gratuitamente se gli venisse assicurato un uso pubblico. L'alternativa, più praticabile, è quella di spazi nella Caserma Bixio, che fronteggia Palazzo Farnese e ha sicuramente locali in miglior stato di manutenzione. Inoltre qui siamo nell'alveo della futuribile cittadella museale. Niente di meglio per Verdi. Si vedrà, il tempo stringe, i fondi sono pochi ma se arrivassero potrebbero costituire il primo mattone di quest'impresa, sperando che istituti come la Fondazione entrino nella cordata. Ci sono altre novità alla voce-Demanio. Ieri l'Agenzia di Roma del Demanio ha rilanciato il progetto centrale di valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico dal titolo "Valore Paese" presentando a Milano - nel corso di un incontro rivolto agli investitori e operatori del real estate - i beni disponibili a Piacenza (12) e a Bologna (20). Nella nostra città solo poche settimane fa si è tenuto un sopralluogo da parte di un pool del Demanio, presente l'assessore competente Silvio Bisotti, in una serie di edifici: Caserma Vittorio Alfieri, Caserma Pietro Cella ex Chiesa e Convento delle Suore Benedettine, Caserma Jacopo dal Verme, ex Chiesa di San Lorenzo, Palazzo Madama, carcere giudiziario, Palazzo Landi, Tribunali, Palazzo della Posta, Palazzo Costa Ferrari, Palazzo Serafini, la cosiddetta ex Casa dei Martiri Fascisti, Caserma De Sonnaz, Palazzo Scotti da Sarmato, Caserma Generale Cantore, ex Chiesa Sant'Agostino. Edifici interessanti, per lo più vincolati, alcuni già in uso come il tribunale. All'incontro milanese erano presenti il direttore dell'Agenzia Stefano Scalera, con Alessandro Gargani, vice segretario generale dell'Anci e Matteo Del Fante, direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti, l'obiettivo è quello di creare interesse e coinvolgere il mercato privato. Una volta venduti, i beni dello Stato consentono al Comune di introiettare un valore ricompreso tra il 5 e il 10 per cento dell'operazione (c'è una percentuale anche su eventuali affitti). Patrizia Soffientini LIBERTA' 30/11/2012
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