Otto parole chiave da cui si sviluppano le linee di mandato della giunta Trespidi presentata ieri sera alla commissione consiliare, riunita con i capigruppo, e che saranno votate in consiglio provinciale lunedì.
Linee che si sviluppano su due binari: l'indivudazione del metodo e l'indicazione delle priorità.
Otto parole chiave e una caratteristica: l'apertura verso l'esterno (i consiglieri invitati a emendare il documento portando le loro proposte entro le 12 di lunedì). Otto parole chiave così elencate: Lo sviluppo per l'occupazione, la solidarietà e la competitività, La sussidiarietà, Expo 2015 "Exporre Piacenza per Exportare Piacenza, Strade più sicure, Piacenza provincia digitale, Piacenza provincia accogliente, Una visione concreta (riferita al piano strategico «Su cui - ha detto Trespidi - la coalizione di centrodestra intende dire la sua») e infine l'Agenzia per la famiglia.
Nel confronto dai toni tutto sommato "soft" in commissione (che poi ha approvato il documento) sono emerse valutazioni diverse dai consiglieri di opposizione che hanno espresso un voto contrario segnalando, in diversi interventi, (Gianluigi Boiardi, Marco Bergonzi e Giuseppe Brusamonti): «Un profilo di genericità che non mette sufficientemente a fuoco la concretezza dei problemi da affrontare». E ancora hanno rilevato «tracce di campagna elettorale quando si parla di amministrazione di centrodestra, ma il presidente rappresenta tutti i piacentini, non solo una parte». E poi «Nelle linee di mandato si devono individuare le azioni concrete che l'amministrazione intende mettere in campo, mentre qui si esprimono auspici». Critico, in particolare Boiardi, per il riferimenti a don Giussani contenuti nel documento presentato.
Di segno positivo, invece, le valutazioni dei consiglieri di maggioranza Stefano Cavalli - Lega Nord, Gianpaolo Fornasari - Pdl e Bruno Ferrari - Udc che, rispettivamente, hanno invitato al lavoro di squadra sui grandi temi, valutato positivamente l'apertura al confronto mostrata dal presidente e la necessità di tenere tra le priorità i problemi della montagna. E Luigi Francesconi (Pdl) che ha citato Carlo Magno segnalando, nell'impostazione data da Trespidi alla nuova amministrazione, contenuti improntati alla «lungimiranza, trasparenza e tolleranza, metodo fondamentale per il ben amministrare». Con Antonino Coppolino, presidente della commissione, a sottolineare la piena legittimità di marcare il segno di una politica diversa, quella del centrodestra. Coppolino rispondendo a Giampaolo Speroni (Scelgo Boiardi) che richiamava la necessità di mettere al centro delle politiche il cittadino soprattutto in un momento di grave crisi economica come questo, ha segnalato come i capitoli del documento, tutti, indistintamente abbiano in sè «la centralità della persona».
L'esame veloce al documento politico dell'amministrazione Trespidi è stato dunque inquadrato sotto un doppio angolo di visuale: «con molti vuoti» da un lato, «fortemente propositivo» dall'altro.
Lo stesso presidente della Provincia, nel replicare alle osservazioni, ha sottolineato: «Le sollecitazioni ci saranno utili per migliorarci».
Riguardo al richiamo alla citazione alla coalizione di centrodestra Trespidi ha specificato che questa sottolineatura vuole rappresentare una sfida. «Al piano strategico - ha detto - hanno partecipato due giunte politicamente omologhe. Oggi si vuole evidenziare che c'è un interlocutore nuovo per il Comune e gli altri enti che hanno fatto parte di quella partita».
Riguardo all'apertura ai soggetti esterni sui contenuti delle linee di mandato Trespidi ha segnalato il suo registro nel concepire la politica. «Non ha il primato sulle persone e sulla società è lo strumento per dare voce al territorio".
Parlando, poi, degli incontri territoriali in corso dal 29 luglio (termineranno il 20 novembre) su cui ha ricevuto l'apprezzamento di Bergonzi e Fornasari, Trespidi ha rimarcato la validità di questo metodo.
«Importante vedere da vicino le situazioni ed è un processo utile per aiutare gli amministratori locali a compiere un salto di qualità e cercare di vedere oltre il loro municipio perché - ha puntualizzato - sempre di più le soluzioni e i servizi ai cittadini dovranno essere compartecipati da più comuni».
Antonella Lenti Libertà del 16/10/2009
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