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Ostruzionismo, tattica sbagliata e inutile ?
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Chi non ha tempo o voglia di venire in consiglio a fare opposizione, si dimetta".
Le dure parole con cui Carlo Mazza (gruppo misto) ha chiuso la maratona consiliare di lunedì e martedì che ha di fatto dato il via libera al progetto per il palazzo unico degli uffici comunali chiamano in causa direttamente coloro che per vari motivi erano assenti durante le 25 ore di ostruzionismo da parte del centrodestra e di Gianni D'Amo (Piacenza comune).
Mazza si è riferito soprattutto a Dario Squeri (Piacenza libera), Carlo Mazzoni (Forza Italia) e Massimo Polledri (Lega nord), quest'ultimo impegnato per un importante voto in Parlamento.
I primi due si limitano a un semplice "no comment", per l'ex candidato sindaco di tutta la coalizione risponde però il capogruppo pro tempore Antonio Levoni (a sua volta assente ma per ragioni personali note a tutti da tempo): "Non è con i giochetti nè con il muro contro muro che si fa l'opposizione vera - afferma - soprattutto se la maggioranza ha numeri così schiaccianti come quella al Comune di Piacenza: è molto meglio il dialogo, dentro e fuori dall'aula, se si vuole ottenere qualcosa. L'unico risultato che ha riportato Mazza con la sua tattica è di aver compattato il centrosinistra, facendo anche fare la figura dei deboli e degli inconcludenti agli esponenti della minoranza". Squeri pensa alle dimissioni? "Assolutamente no - risponde Levoni - non appena gli impegni di lavoro glielo consentiranno tornerà assiduamente in consiglio. Ricordo a Mazza che è stato eletto grazie alla nostra lista, nel momento in cui ne è uscito può parlare esclusivamente per se stesso".
Filiberto Putzu di Forza Italia, presente in consiglio fino alle 9 di martedì mattina e poi andatosene per motivi professionali (è medico), concorda in parte con Levoni:
"Non credo che l'ostruzionismo a oltranza sia l'unico modo di fare opposizione, spesso è meglio cercare un compromesso, facendo un passo indietro ma strappando qualche modifica significativa. La nostra battaglia contro palazzo uffici proseguirà comunque e sarà molto dura, a dimostrazione di come le strade percorribili siano tante".
Il capogruppo azzurro Massimo Trespidi ribadisce che la presa non sarà mollata: "L'argomento tornerà in aula un altro paio di volte e noi eserciteremo tutto il controllo possibile contro una decisione sbagliata per merito e metodo. Il dissenso è trasversale a tutti gli schieramenti e molto diffuso in città, dopo le ferie estive chiederemo ai cittadini di manifestarlo in maniera pubblica".
Il collega Andrea Pollastri, infine, attacca il sindaco Reggi, che aveva criticato l'ostruzionismo: "Ha usato parole inqualificabili, la nostra è stata una battaglia coerente, onorevole e dignitosa che proseguirà con la promozione tra i cittadini di quel referendum contro il quale Reggi e i suoi accoliti della sinistra hanno votato in aula. Anzichè dare la parola ai piacentini sulla reale necessità di un'opera da 25 milioni di euro inutile, costosa e dai contorni finanziari pochi chiari, la giunta si è aumentata sotto banco le proprie indennità".
Michele Rancati
24/07/2008 LIBERTA'
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pubblicazione: 25/07/2008
aggiornamento: 10/08/2008
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