«Non spetta ai Comuni cambiare le leggi»
L' onorevole Franco Bassanini, senatore dei Ds ed ex ministro della Funzione pubblica, è professore universitario di Diritto costituzionale. Che cosa pensa della modifica allo Statuto approvata a Genova? «Per me significa: noi, con il nostro Statuto, ci mettiamo già in linea con quella che speriamo diventi una legge dello Stato. E' chiaramente una manifestazione politica, che va nel senso di una maggiore integrazione. E che vuole dire: facciamo votare chi da tempo fa parte della nostra comunità locale e dà contributi in termini di partecipazione, di cultura, di crescita economica, di tributi pagati. Sono d' accordo, ma...». Ma? «Tutto ciò diventerà operativo quando ci sarà una legge. Una legge dello Stato. Anche questo lo dice la Costituzione. Articolo 117: lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane». Per concedere il voto amministrativo agli immigrati serve una modifica alla Costituzione? «Oggi l' opinione prevalente tra i giuristi, e anche la mia, è che la modifica dell' articolo 48 non sia necessaria. Almeno per il diritto di voto alle amministrative. Si può procedere per legge. Ma per ora la legge non dice che quel diritto spetta anche ai non cittadini e ai non comunitari».
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