Debutta oggi la nuova stagione dei provvedimenti antismog che ci accompagneranno fino al 31 marzo 2006. Accantonate le targhe alterne, quest'anno nel mirino dei divieti per contrastare le polveri fini ci sono i veicoli più obsoleti e inquinanti, i cosiddetti pre euro.
Lo prevedono le prescrizioni contenute nel protocollo regionale “Liberiamo l'aria”, sottoscritto tre settimane fa da tutti gli enti locali emiliani. Circa un terzo del parco auto in circolazione a Piacenza (quasi 24mila unità, secondo i dati forniti dall'amministrazione relativi al 2003) dovrà sottostare a rigide restrizioni dal lunedì al venerdì su quasi tutto il tessuto urbano. Soltanto dal 2006 entreranno in vigore i blocchi totali del traffico del giovedì, in caso di ripetuti superamenti dei limiti concessi (50 microgrammi al metro cubo) alle concentrazioni di Pm10.
Fino al 6 gennaio prossimo, il giro di vite riguarderà tutti i veicoli pre euro (per verificare la categoria del proprio mezzo occorre controllare il libretto di circolazione), ovvero quelli a benzina non catalizzati e i diesel non ecologici, di norma immatricolati a una data precedente il primo gennaio del 1993. I mezzi con queste caratteristiche dovranno stare fermi dal lunedì al venerdì, dalle 8 e 30 alle 12 e 30 e dalle 14 e 30 alle 19 e 30 sulla quasi totalità del comprensorio urbano.
Dal 7 gennaio 2005 scomparirà la pausa pranzo ma lo stop giornaliero si ridurrà alle 18,30 e le restrizioni si estenderanno a tutti i diesel euro1.
Da oggi prende il via anche il bus navetta lungo la tratta Stadio-piazza S. Antonino.
Le strade escluse dalle restrizioni. Sono escluse dai provvedimenti restrittivi le seguenti aree interne al centro abitato in quanto non sono al momento sufficientemente servite dal trasporto pubblico locale: Besurica, Montale e Le Mose. Al fine di consentire ai veicoli provenienti dall'area extraurbana di oltrepassare la città e di accedere alle aree di parcheggio sono inoltre risparmiate dalle limitazioni alla circolazione: via E. Pavese; via Einaudi; via I° Maggio; strada Gragnana; via Pietro Cella; l.go Morandi; strada Agazzana; via Veneto nel tratto compreso tra strada Agazzana e via P. Cella; strada Bobbiese; strada Val Nure; via Gorra nel tratto compreso tra strada Val Nure e largo Anguissola; via Motti; via Martiri della Resistenza nel tratto compreso tra via Motti e via Manfredi; via Manfredi nel tratto compreso tra via Martiri della Resistenza e via Gorra; via Delle Novate; via Emilia Parmense; via Colombo;p.le Roma; via La Primogenita; viale S. Ambrogio; p.le Milano; via Emilia per Milano (S.S. 9); via Legione Zanardi Landi; via Maculani; via XXI Aprile; p.le Torino; via del Pontiere nel tratto compreso tra via Nino Bixio e via XXI Aprile attraverso sottopasso della linea ferroviaria Piacenza-Alessandria; via Nino Bixio nel tratto compreso tra via del Pontiere e via Diete di Roncaglia; via Diete di Roncaglia; via Caorsana; via Cremona.
Le esenzioni. Sono da considerarsi indenni da divieti le autovetture con almeno tre persone a bordo (car-pooling); le autovetture condivise (car-sharing); autoveicoli elettrici o ibridi funzionanti con motore elettrico; autoveicoli alimentati a metano o Gpl; veicoli dotati di filtro antiparticolato e varie categorie speciali, tra cui: veicoli per trasporto pubblico (taxi, auto o autobus noleggiati con conducente, autobus di linea, scuolabus); veicoli di medici o veterinari in visita; veicoli per il trasporto di persone da sottoporre a visite o a trattamenti sanitari di inderogabile necessità, attestata da certificato medico; veicoli al servizio o condotti da portatori di handicap purché muniti del contrassegno. È consentita la circolazione anche dei veicoli utilizzati da persone che non possono recarsi al lavoro con mezzi pubblici a causa dell'orario di inizio o fine turno o del luogo di lavoro, limitatamente al percorso più breve casa-lavoro, purché muniti di dichiarazione del datore di lavoro, o autocertificazione.
Mauro Ferri, Libertà del 20/10/2005
Corsa agli impianti a gpl : Gli incentivi pubblici dal 2006»
Incentivi sì, ma quando? Al telefono dell'ufficio relazioni con il pubblico, l'addetta del Comune non sembra sorpresa della domanda. «In questi giorni - fa sapere - ci stanno arrivando parecchie telefonate di cittadini». La risposta è la seguente: «Gli incentivi ci saranno ma solo dal 2006. Si sta lavorando ora al finanziamento e si stanno anche stabilendo le modalità per poterne beneficiare». Saranno retroattivi? Nel senso: se uno converte l'auto da benzina a gpl oggi, riceverà, magari presentando lo scontrino, le sovvenzioni pubbliche. «Attualmente non lo sappiamo». Secondo le officine convenzionate con il Comune, tuttavia, la retroattività non sarà applicata. «Non è mai successo» ricordano. A disposizione degli automobilisti, dal 2006 ci saranno 5 milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna per la conversione delle auto pre-euro (come ha confermato recentemente anche l'assessore comunale Pierangelo Carbone), mentre altri 5 serviranno a completare l'installazione dei filtri anti particolato sui mezzi pubblici e ad avviarla anche nei veicoli commerciali pesanti. Sugli incentivi, quelli statali, è già polemica. Ieri, a Parma, il ministro Altero Matteoli ha presentato l'accordo in base al quale il ministero dell'Ambiente destina 20 milioni di euro alla conversione a metano e gpl delle auto. Briciole per l'assessore regionale all'ambiente Lino Zanichelli. «Di fatto i 15 milioni messi a disposizione dal 2006 al 2011 - ha osservato - per 168 Comuni su tutto il territorio italiano (5 infatti servono all'ampliamento delle rete di distribuzione del gas metano) sono troppo pochi, rispetto non solo alla necessità ma anche alla domanda di questi incentivi da parte dei cittadini. Basta guardare i contenuti dell'accordo sull'aria sottoscritto il 3 ottobre in Emilia-Romagna da Regione, Province e Comuni per comprendere le reali dimensioni dell'impegno statale: 15 milioni è infatti la cifra che la nostra Regione, da sola, investe per la concessione di contributi ai privati che riconvertono a gas metano e gpl le auto pre euro. Di questi, 5 milioni di euro all'anno per il triennio 2006-2008, con l'obiettivo di adeguare almeno 30 mila autoveicoli nei Comuni dell'Emilia-Romagna che rientrano nelle zone critiche dal punto di vista dell'inquinamento atmosferico».
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