Domani la Giunta provinciale approva il progetto preliminare
Esce allo scoperto il nuovo ponte sul Trebbia della Tangenziale sud-ovest di Piacenza. Domani, mercoledì, la Giunta provinciale approverà il progetto preliminare che prevede un'opera, tra ponte e tratto stradale, della spesa di 24milioni e 740mila euro. Se tutto andrà per il verso giusto, l'opera dovrebbe essere appaltata nei primi mesi del 2005. Entro 60 giorni da domani, infatti, la Provincia emetterà il bando per il progetto definitivo (del costo di 400mila euro, già disponibili in bilancio a carico della stessa Provincia) per arrivare entro la prossima primavera alla fase progettuale finale. Il tratto interessato dal progetto ha una lunghezza di 3200 metri, 652 dei quali saranno quelli sospesi sulle pile del ponte che scavalcherà il Trebbia tra la strada Gragnana e la località Noce di San Nicolò.i «E' l'opera più importante - ha commentato ieri il presidente della Provincia Dario Squeri anticipando l'approvazione del progetto - degli ultimi cinque anni di questa Amministrazione provinciale. Con questo intervento intendiamo dare una risposta ai problemi, purtroppo sotto gli occhi di tutti, derivanti dalla strozzatura tra la Bassa Valtidone e la città in corrispondenza del ponte della Via Emilia a San Nicolò». Dei circa 25 milioni di euro necessari per l'opera, il 75 per cento arriva dalla Regione Emilia-Romagna («Si tratta di soldi già disponibili - ha detto Squeri - che potevamo anche destinare ad altre opere, ma che abbiamo scelto di spendere solo per questa struttura»). Altri due milioni di euro sono invece già previsti nel bilancio della Provincia mentre «il resto - dice ancora Squeri - contiamo di ottenerlo sulla base di accordi con gli altri enti interessati, come il Comune di Piacenza e quelli della Valtidone e della Valluretta». Questo tratto stradale della Tangenziale sarà ad una sola carreggiata, così come quello attualmente in costruzione a Piacenza nel tunnel tra la strada di Gossolengo e la strada Gragnana. «Ma - ha spiegato l'ingegner Gianluigi Geddo della Sina, la società che ha realizzato il progetto preliminare - tutto è già stato studiato e predisposto per un'eventuale raddoppio». Un raddoppio che, realisticamente parlando, non sembra essere certo imminente a causa dei proibitivi costi, ma non comunque è stato escluso. «Il raddoppio - ha ad esempio detto il vicepresidente della Provincia Ernesto Carini - è solo un problema economico che comunque, anche nel breve periodo, potrebbe trovare una soluzione: tutto dipende dalle Autostrade e da come affronteranno il problema dei caselli e del pagamento dei pedaggi per il collegamento alla Tangenziale». «La nostra prima necessità - ha detto a proposito Squeri - era soprattutto quella di realizzare questo importante collegamento stradale e per realizzarla ora era possibile solo farlo in questo modo: nulla vieta che in futuro l'impegno sia quello di procedere ad un raddoppio». Il tratto di Tangenziale il cui progetto sarà approvato domani, sarà realizzato (ovviamente ponte a parte) completamente su un rilevato stradale, la cui altezza andrà da un minimo di 1,5 metri ad un massimo di 7,5 sulle rampe di approccio al viadotto. Accanto alla carreggiata per i veicoli a motori sarà realizzata una pista ciclabile collegata con le aree golenali del Trebbia e con i parchi Galleana e Montecucco, oltre che, in futuro, con altre piste ciclabili che i comuni di Gragnano e Rottofreno intendono realizzare sul loro territorio. Per il collegamento con la strada provinciale numero 7 di Agazzano e con la strada comunale Gragnana è prevista la realizzazione di due svincoli (più complesso il primo, più semplice il secondo) suscettibili di modifiche nel caso di un futuro eventuale raddoppio della Tangenziale. Modifiche già previste nel progetto preliminare come interventi di completamento, così come per le carreggiate e per il ponte, quest'ultimo con doppi piloni affiancati. Una volta appaltati i lavori, nel 2005, sarà necessario ancora molto tempo prima di poter percorrere questo nuovo ed atteso tratto di strada. Il progetto prevede infatti, per l'esecuzione completa dell'opera, un tempo di 1280 giorni. Vale a dire un termine dei lavori alla fine del 2008 o all'inizio del 2009. «Ma - ribadisce Squeri - l'importante era passare dalle parole ai fatti ed ora, con i finanziamenti e l'approvazione del progetto, l'iter è finalmente avviato». E, in attesa di vedere completata l'opera, il presidente della Provincia ha già pensato ad un nome: «Chiamiamolo - ha detto con soddisfazione - il “Ponte di Annibale”».
La curiosità Una pista ciclabile “appesa” sotto alla carreggiata delle auto Secondo quanto previsto dal progetto preliminare, la sede stradale del futuro tratto di Tangenziale Sud-Ovest avrà una larghezza di 11,20 metri (due corsie da 3,75 e due banchine da 1,85). La pista ciclabile sarà invece larga 3 metri. Pista ciclabile che, in corrispondenza del ponte avrà una caratteristica particolare: sarà realizzata “appesa” sotto la sede stradale, lontana così dai pericoli delle auto. Il ponte, lungo 652 metri, sarà formato da 14 campate di 42 metri (salvo quelle esterne che saranno di 32) appoggiate su piloni circolari del diametro di 2,50 metri. In fase di progettazione, i tecnici - come ha spiegato l'ingegner Gianluigi Geddo della società che ha realizzato il progetto - hanno voluto soprattutto tenere conto dell'impatto ambientale dell'opera. Particolare attenzione è poi stata dedicata alle pile del ponte, previste con profonde fondazioni, visto che in quel punto il Trebbia è suscettibile di cambiamenti di corso molto evidenti.
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