Presentato il progetto pubblico-privato.
Non solo pallavolo, ma anche cantanti, grandi eventi e all'occorrenza un rinforzo espositivo per il quartiere fieristico di Piacenza Expo: ecco la missione del nuovo palazzetto dello sport che sarà aperto al pubblico - se tutto va bene - a novembre. L'impianto avrà una capienza di 3.650 posti con la possibilità di portarli a 6mila per eventi non sportivi. Il Palasport-Palacopra Volley sorgerà su area messa a disposizione dal Comune di Piacenza (23mila metri quadrati) a fianco di Piacenza Expo, a Le Mose, terreno affacciato sull'Autostrada A1 «e quindi il palazzetto sarà visto da milioni di persone all'anno» ha puntualizzato il sindaco Roberto Reggi nel corso della presentazione ufficiale del progetto, avvenuta ieri in Sala Consiglio del Comune, presenti l'assessore Francesco Cacciatore (Sport e Bilancio), Guido Molinaroli (presidente del Copra Volley Piacenza), Divier Togni, grande esperto di settore, in rappresentanza della società Ggm, capofila nella realizzazione dell'opera e numerosi tecnici della parte privata e della pubblica amministrazione. L'impegno economico complessivo per realizzare l'opera è di 4milioni e 700mila euro. Il Comune ne investe una parte consistente: 3milioni e 200mila euro diluiti nei prossimi dieci anni (320mila euro all'anno, a cominciare dalla prossima variazione di bilancio di luglio), il resto sarà la “dote” portata dalla società Copra, che fin da subito si preoccuperà del reperimento dei fondi necessari, del ricorso al credito, e in seguito sosterrà la gestione della tensostruttura per i dieci anni a venire, una rapporto pubblico-privato siglato da un'apposita convenzione. Il bene resta comunque del Comune. «Valutiamo in mezzo miliardo di vecchie lire i costi di gestione annui - spiega Molinaroli - e il nostro obiettivo è quello di coprire le pure spese di gestione». Copra sa che c'è un «rischio», ha proseguito il presidente, la squadra potrebbe non essere sempre ai vertici, tuttavia l'impresa è anche e prima di tutto «un regalo alla città». «E' comunque un rischio calcolato, un investimento su sport di alto livello» fa eco Reggi. Se Copra gestirà bene ne avrà dei vantaggi, ma il Comune si riserva un certo numero di giornate per iniziative sue. Ma come sarà il nuovo palazzetto? «Avremo una struttura molto sobria, nello stile dei piacentini, non faraonica» chiarisce subito il sindaco Reggi. L'assessore Francesco Cacciatore, nella doppia veste di assessore allo Sport e al Bilancio, nel chiarire tutte le caratteristiche dell'opera, fa sapere che il modello d'intesa raggiunto dalla Pubblica Amministrazione con il privato verrà adottato anche in futuro e per altri casi. In quanto alla tensostruttura, Cacciatore ne ha messo in rilievo la versatilità: il palazzetto offrirà una risposta in tema di impiantistica sportiva ma non solo, basti pensare agli eventi di spettacolo e alle opportunità di integrare l'attività espositiva della vicina Fiera. Si è parlato di avere il palasport per novembre (il campionato di volley inizia il 26 settembre), qualcuno ha dilazionato a dicembre per la piena operatività. Esiste la necessità di aver ben preparato il terreno per l'opera e questo chiede tempi di un certo respiro, come altri accorgimenti di una struttura un po' particolare. A documentarne gli aspetti tecnici è stato Divier Togni, membro della famosa famiglia circense ed esperto di tensostrutture. Togni, oltre al Palatrussardi, ha curato una rete di Palastampa dalle caratteristiche simili a Milano, Genova, Torino e Venezia. «Vorremmo inserire anche Piacenza in questo circuito per avere determinati spettacoli» ha anticipato. In quanto alla vita fisiologica del “tendone”, la durata può tranquillamente superare i dieci anni, come dimostra lo stesso Palatrussardi, arrivato all'onesto traguardo dei diciotto.
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