Investimenti per 23 milioni di euro.
L'ospedale che verrà: più organico e funzionale ai cittadini nella distribuzione dei servizi, più permeabile e meglio integrato col tessuto urbano circostante, più razionale nell'organizzazione di tutte le attività mediche, chirurgiche, diagnostiche e terapeutiche. E' ambizioso sia nella portata delle risorse pubbliche impiegate (oltre 23 milioni di euro), che negli obiettivi delineati, il “Piano direttore” del complesso ospedaliero di Piacenza. Un programma di 19 interventi compresi nel piano degli investimenti approvato dalla Conferenza sanitaria provinciale: alcuni dei quali già conclusi o in corso d'opera, ma in buona parte ancora da avviare, per cambiare la fisionomia del nostro nosocomio entro la fine del 2007.
«Perché è impossibile dare spazio - ha spiegato ieri pomeriggio il direttore generale dell'Usl Francesco Ripa di Meana, nel corso della conferenza stampa di presentazione presso la direzione dell'azienda sanitaria - a tanti punti di eccellenza, come è stato fatto in questi anni, senza provvedere a sistemare pure il contenitore, l'«hardware» dove sono stati inseriti tanti software nuovi».
Riorganizzazione delle attività. Le azioni previste condurranno a significative innovazioni nell'organizzazione interna dei reparti e delle specialità mediche, secondo 7 “macroaree” (Medica, Chirurgica e dell'emergenza, Attività cliniche per esterni, Salute mentale, Patologia clinica, Direzione, Formazione). Tutte le attività di ricovero ordinario di chirurgia, insieme alle prerogative mediche, chirurgiche, diagnostiche e terapeutiche connesse con l'urgenza si concentreranno nel Polichirurgico. Le attività omogenee di area chirurgica di diverse unità operative e discipline, insieme alle prestazioni di radioterapia, medicina nucleare e radiologia, destinate prevalentemente a pazienti esterni, troveranno casa nell'attuale padiglione delle ortopedie, che diverrà pertanto il principale punto di riferimento per i cittadini utenti di servizi ambulatoriali. Pertanto tutte le restanti attività dell'area medica, avranno in un'unica sede: il padiglione delle medicine, dove gli spazi saranno distribuiti per zone omogenee. La promozione, la difesa e la cura della salute della donna sono già state concentrate nella palazzina liberty di Piazzale Torino. Infine le attività del Dipartimento di Salute mentale saranno ospitate nel complesso di "Villa Speranza", in stretta adiacenza con la nuova sede dei servizi ambulatoriali.
«Dare un'identità all'ospedale». «Il documento elaborato e licenziato dalla direzione sanitaria - ha precisato ieri Ripa di Meana - risponde a parecchie delle esigenze manifestate durante una mia audizione in consiglio comunale. Abbiamo voluto predisporre un disegno di interventi connessi secondo una logica coerente, e non azioni isolate, per risolvere innazitutto il problema dell'identità del nostro ospedale. Nato sul complesso storico dei due monasteri di S. Sepolcro e S. Maria di Campagna, si è successivamente sviluppato in modo disomogeneo: molti dei suoi spazi sono rimasti nascosti al resto della città. Per questo l'intento è quello di renderlo più aperto e accogliente, non solo ai degenti e ai loro familiari, ma a tutti i piacentini perché possano godere delle bellezze artistiche conservate al suo interno». Punti qualificanti di questo progetto sono la revisione dell'assetto viabilistico, i parcheggi e i percorsi pedonali. «Cantone del Cristo recupererà presto - è stato fatto notare - la sua antica vocazione pedonale, una sorta di cerniera fra il nuovo e il vecchio nosocomio dove si aprirà una piazzetta attrezzata a verde e con specchi d'acqua. Gli accessi per i veicoli saranno tutti regolamentati: quello di via Taverna verrà destinato all'uso esclusivo delle ambulanze. In questa stessa via sarà anche possibile abbattere una porzione di muro, mentre verranno allestiti nuovi percorsi trasversali di collegamento con via Campagna che consentiranno di ammirare i chiostri monumentali».
Reggi e Boiardi : “Una riqualificazione importante”. Ad affiancare il direttore generale dell'Usl ieri erano presenti il sindaco Roberto Reggi e il presidente della Provincia Gian Luigi Boiardi. Quest'ultimo ha sottolineato il valore degli interventi prospettati: «Per far tornare la nobiltà che compete all'ospedale della comunità piacentina». «Sono opere decisamente complesse - ha rimarcato - anche perché disposte su ambiente fatto di differenti stratificazioni storiche». Per il sindaco Reggi si tratta del «progetto di riqualificazione urbana più ingente degli ultimi anni. Basti pensare alla cifra di soldi pubblici investiti - ha rilevato - per dare quelle risposte concrete richieste anche dal consiglio comunale. All'interno di questo complesso ci sono ben 3 comparti storici da ricucire e aprire alla fruizione di tutti i piacentini, attraverso un'adeguata ristrutturazione urbanistica, la valorizzazione del verde e la posa di nuovi arredi esterni: Entrambi hanno rivolto a Ripa di Meana l'invito di presentare il piano nei rispettivi consigli, quello provinciale e quello comunale.
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