Volti e “quote” di appartenenza. Ecco la fotografia del nuovo Consiglio di Amministrazione di Tesa, la società di acqua e rifiuti, ma impegnata anche su altri fronti: dalla cura del verde alle fibre ottiche. Andiamo con ordine. Werner Argellati ha 54 anni ed è nato a San Candido, in provincia di Bolzano. Dottore in Scienze Politiche, è sindaco di Vigolzone. Professionalmente è responsabile dell'area tecnica di Telecom Italia. La sua nomina è in rappresentanza del Consorzio Ambientale Pedemontano. Robertino Brusamolino ha 49 anni ed è nato a Inzago, in provincia di Milano. Ingegnere, è procuratore di Camuzzi Gazometri SpA e nel Consiglio di amministrazione siederà in quota “Camuzzi”, ovvero dei partner privati di Tesa che detengono il 40 per cento della quota azionaria. Bruno Cassinari ha 48 anni ed è nato a Gropparello. Docente di comunicazione, storia e filosofia, politicamente è consigliere provinciale, già di Forza Italia e oggi confluito nel Gruppo Misto. La sua rappresentanza è in al Comune di Piacenza. Pier Matteo Codazzi ha 35 anni è nato a San Remo, in provincia di Imperia. Una laurea in Economia e Commercio, Codazzi è direttore della pianificazione strategica e rapporti con le Authority di Enel Distribuzione SpA. Nel Consiglio è, insieme a Brusamolino, in “quota” a Camuzzi Gazometri, socio privato. Elisabetta Ferrari Trentatré anni, nata a Piacenza, è avvocato e svolge un'attività di consulente legale nei settori dell'energia e dell'ambiente. E' in “quota” al Comune di Piacenza. Luigi Gazzola Quarantatré anni, nato a Piacenza, cancelliere in Tribunale a Piacenza, politicamente è un componente del coordinamento provinciale della Margherita.La sua è una nomina del Comune di Piacenza. Guido Ramonda è presidente di Tesa. Ha 61 anni è nato a Dronero, nel Cuneese. Laureato in Chimica, ha alle spalle una lunga carriera nell'ex municipalizzata, di cui è stato direttore. Ramonda viene indicato dal Comune di Piacenza.
Prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione della società. Deleghe a Ramonda Rifiuti in crescita, Tesa fa i conti «Ci vuole una discarica a servizio dell'inceneritore» LIBERTA' del 12/11/2002 : Partenza “soft” per il nuovo consiglio di Tesa Spa: strette di mano, convenevoli, scambi di battute per rompere il ghiaccio tra persone che solo in parte si conoscono, ma che nei prossimi tre anni dovranno governare insieme - la cessione della quota privata rimescolerà però le carte per i due rappresentanti designati - la più importante azienda di servizi piacentina. Ieri pomeriggio è bastata un'ora e mezzo di seduta ai consiglieri indicati dal Comune (socio di maggioranza) e dal socio privato (Enel-Camuzzi) per stendere una prima carta dei lavori. Si è trattato, ad ogni buon conto, di una giornata ancora interlocutoria, che è servita ai consiglieri per farsi un quadro più preciso della situazione societaria. All'ordine del giorno c'era esclusivamente l'affidamento delle deleghe al presidente Guido Ramonda per rendere operative le attività aziendali e riportare la Spa sui binari della normale amministrazione. Un passaggio dovuto, quando è decaduto il precedente Consiglio di amministrazione di Tesa la gestione aziendale è stata affidata, come vuole la legge, al presidente del collegio sindacale, Alberto Valentini (ieri presente con i due sindaci Luca Bergodi e Andrea Gatti). Ricomposto il Consiglio le cose tornano, dunque, alla corretta routine. Più di questo non si è fatto. E' stata però fissata la prossima riunione, tra una quindicina di giorni, per affrontare i temi del budget 2003 (il bilancio Tesa si aggira sui 53 milioni di euro) e del piano aziendale. Nel frattempo, forse già lunedì, si dovrebbe anche chiarire quali offerte sono arrivate ad Enel per l'acquisto del 40 per cento di Tesa. Un passaggio quanto mai delicato nella vita presente e futura della società, ma che potrebbe durare poco se è vero che i pronostici parlano di una probabile chiusura dell'affare entro fine anno. Ramonda, ieri, si è limitato a dare informazioni sull'azienda e le sue attività a chi gliele chiedeva. «C'è stato interesse da parte dei consiglieri soprattutto per la questione-inceneritore (Tesa è socia di maggioranza in Tecnoborgo, ndr)» informa il presidente. Questo inizio di mandato coincide proprio con il decollo dell'impianto di termodistruzione del Capitolo. «Ormai la totalità all'impianto è in funzione - spiega Ramonda - non siamo più succubi di altre discariche, peraltro difficili da trovare, per lo smaltimento dei rifiuti piacentini». Il piano di messa in funzione rispetta i tempi e le prescrizioni finanziarie di investimento, si è detto. «Resta il fatto che c'è necessità di capire, se non cresceranno rapidamente i risultati delle raccolte differenziate, dove andremo a portare i rifiuti eventualmente eccedenti i quantitativi prefissati per l'impianto» osserva Ramonda. E c'è attesa, di conseguenza, per il nuovo piano provinciale dei rifiuti, che, nelle intenzioni, dovrebbe essere approvato entro il 2003. Seppure l'emergenza di altre stagioni è superata dal lavoro dell'inceneritore «c'è sempre bisogno di una discarica in area provinciale a servizio dell'impianto» sottolinea il presidente
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