«Il Conservatorio Nicolini riaprirà i battenti al civico 37, fermo da 8 mesi, entro un anno mezzo».
L'onorevole della Lega Nord Massimo Polledri, dopo il colloquio che lo ha visto ieri al Miur (ministero dell'istruzione) incontrare Giorgio Bruno Civello (direttore generale dell'alta formazione artistica e musicale del dicastero) ha annunciato quella che per i piacentini costituirà una buona notizia, aggiungendo che «il Ministero coprirà un quarto delle spese», e che «il prossimo anno vi saranno interventi anche nell'auditorium».
La Lega Nord di Piacenza è intervenuta dunque a dar conto degli esiti dell'incontro tra Polledri e Civello: secondo una nota del Carroccio piacentino, l'esecutivo avrebbe annunciato che «provvederà a coprire parte delle spese, nello specifico un quarto dei circa due milioni di euro complessivi dell'intervento, che interesserà anche le varie criticità che presenta la struttura, infiltrazioni nelle aule in primis».
«Abbiamo rassicurazioni - ha spiegato Polledri -: già da quest'anno partiranno i lavori e interesseranno l'ala del 37 e le infiltrazioni nelle aule. Il prossimo anno si interverrà anche nell'auditorium. Il Demanio, avendo dato garanzia d'uso, ha posto il dicastero nelle condizioni di intervenire. A viale Trastevere risulta anche che il Comune abbia dato in uso perpetuo al conservatorio il primo piano dell'immobile, attualmente di sua proprietà».
I rappresentanti territoriali della maggioranza di governo, lo stesso Polledri e il collega azzurro Tommaso Foti si sono detti «disponibili a portare all'attenzione del ministero lo studio tecnico del progetto di fattibilità della Provincia, di prossima realizzazione».
Da parte sua il Comune di Piacenza (che risulta come confermato proprietario del primo piano del civico 37) nei giorni scorsi insieme alla Provincia, ai vertici (presidente e direttore) del Conservatorio e all'Agenzia del Demanio aveva seduto ad un tavolo tecnico dove per la prima vola era arrivato anche il Miur, nella persona appunto di Civello. Di quell'incontro Palazzo Mercanti aveva comunicato in una nota l'impegno assunto dal ministero a prendere in esame un progetto di recupero fornito congiuntamente da Comune, Provincia e Conservatorio.
«Diciamo che lì noi siamo rimasti, aspettiamo dunque comunicazione ufficiale di questo che è un ulteriore passo - ha fatto sapere l'assessore alla Cultura Paolo Dosi -. Sarebbe un passaggio ulteriore anche se non capisco da dove nasca la cifra dell'impegno di copertura, un quarto su 2 milioni di euro. Il progetto di recupero finora non c'è, avevamo concordato di comunicarlo da parte di Comune, Provincia e Conservatorio, finora esiste soltanto un progetto di massima che veniva dal Nicolini (che aveva messo sul piatto due ipotesi di intervento, uno di riqualificazione dell'esistente ed un secondo di demolizione dell'esistente e costruzione ex novo, il cui importo è di 2 milioni, ndr.). Un commento? Diciamo che se il ministero, che è proprietario del complesso, copre un quarto di spesa, a noi toccano i tre quarti. Staremo a vedere, e sentiremo direttamente il Miur».
Simona Segalini Libertà del 22/05/2010
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