Nasce il gigante di energia e ambiente
Il giorno della firma è arrivato. Il progetto di fusione di Agac Reggio, Amps Parma e Tesa Piacenza è stato sottoscritto ieri dai sindaci delle tre città. Dopo una gestazione di un anno e mezzo prende ufficialmente forma Newco Emilia, il polo dei servizi energetico-ambientali (rifiuti, acqua, gas, elettricità) frutto di un'aggregazione a tre che, con 860 milioni di euro di fatturato, lo colloca al quarto posto in Italia tra gli operatori del settore, dietro Acea Roma (1.480), Aem Milano (1.390), Hera Bologna-Romagna (1.330) e davanti ad Asm Brescia (853), Aem Torino (706), Acegas Trieste-Aps Padova (495). Ma l'obiettivo è salire altri gradini in classifica, hanno messo in chiaro i tre sindaci, Graziano Delrio (Reggio), Elvio Ubaldi (Parma), Roberto Reggi (Piacenza), riuniti ieri a Reggio davanti alla stampa per consacrare la firma sull'atto di battesimo di Newco: si comincia a operare in tre, a partire dal 1° gennaio prossimo una volta espletati tutti i passaggi costitutivi, ma lo sguardo è già rivolto verso altri innesti. L'obiettivo è rinforzare l'alleanza a tre aprendo le porte a nuovi partner, sia pubblici, ossia altre aziende multiutility ex municipalizzate, sia privati. E se l'una e/o l'altra cosa non accadranno entro il 2005, spazio allora, l'anno successivo, alla quotazione in Borsa di Newco.
LA MULTIUTILITY. Un colosso dedicato a gas, rifiuti, energia, e ciclo idrico.
Che cos'è la nuova multiutility. Newco sarà il 4° polo multiutility italiano, si occuperà della gestione di servizi pubblici essenziali, quali l'erogazione dell'acqua, la raccolta dei rifiuti e la distribuzione dell'energia (gas ed elettricità). Il progetto prevede la nascita di tre società operative territoriali (Sot), con dipendenza dalla nuova società madre, che si concentreranno nella gestione dei servizi di distribuzione sui territori di origine; un'unica società di vendita con sede a Reggio Emilia che incorporerà le attività di vendita dei diversi territori; una società di progettazione e gestione impianti e reti con sede a Piacenza.
Il nome Newco. L'etichetta è provvisoria. Newco è infatti il termine convenzionale utilizzato nell'iter di formazione di nuove realtà aziendali. È allo studio il nome ufficiale da dare al polo multiutility.
I soggetti dell'aggregazione Sono le aziende municipalizzate di Reggio Emilia, Parma e Piacenza: eccole in pillole. Agac spa Reggio Emilia: i principali settori di attività sono gas e calore, i servizi ambientali e i servizi idrici; il profilo societario vede i 45 Comuni della provincia di Reggio detenere il 100%; nel 2003 il fatturato è stato di 445,6 milioni di euro, l'utile netto di 6,9 milioni di euro, il mol di 62,8 milioni di euro; i dipendenti sono 820. Amps spa Parma: i principali settori di attività sono gas e calore, energia, servizi ambientali e servizi idrici; il 65,4% della società è del Comune di Parma, mentre un poule di banche con capofila Credem detiene il restante 34,6%; nel 2003 il fatturato è stato di 341,6 milioni di euro, l'utile netto di 17,7 milioni di euro e il mol di 50,8 milioni di euro, i dipendenti sono 736. Tesa Piacenza spa: i principali settori di attività sono il gas, i servizi ambientali e i servizi idrici; il Comune di Piacenza ha il 58%, Agac Reggio detiene il 40%, il restante 2% è del Consorzio ambientale pedemontano; nel 2003 il fatturato è stato di 67,4 milioni di euro, l'utile netto di 2 milioni di euro, il mol di 20,9 milioni di euro; i dipendenti sono 437.
Nel protocollo siglato ieri a Reggio Emilia sono contenuti gli elementi costitutivi del piano industriale di Newco, la struttura organizzativo-societaria, i valori di concambio, la governance e la tempistica generale dell'operazione, tutti gli aspetti più spinosi che hanno portato in lungo il negoziato e che daranno corpo alla “convenzione di integrazione”. Con la firma dei sindaci e con la contestuale approvazione del documento (sempre ieri e all'unanimità) da parte dei consigli di amministrazione delle tre aziende multiutility (Agac Reggio, Amps Parma, Tesa Piacenza), inizia un percorso che prevede entro dicembre il sì delle assemblee societarie e dei consigli comunali coinvolti nell'operazione. Così a inizio 2005 Newco sarà operativa.
La struttura organizzativa prevede una holding, con sede a Parma, cui faranno capo le attività strategiche, di sviluppo, coordinamento e controllo. Avranno sede a Reggio sia la divisione “Reti-Ambiente”, cui sarà affidato il compito di coordinamento delle attività gestione dei servizi sul territorio (distribuzione gas ed energia, teleriscaldamento, ciclo idrico integrato e ciclo ambiente) sia quella commerciale che coordinerà le reti di vendita territoriali. Entrambe hanno la prospettiva di unificarsi in futuro in un'unica società di vendita per quanto riguarda l'energia (gas ed elettricità). Avrà invece sede a Piacenza la divisione progettazione, innovazione e gestione impianti, anch'essa tendente a trasformarsi in società, e deputata alla gestione centralizzata degli impianti di smaltimento, cogenerazione e produzione di energia elettrica.
Le tre attuali aziende manterranno, almeno in un primo tempo, il loro nome ma trasformate in tre società operative territoriali (Sot) con il compito di gestire i servizi nei rispettivi territori. Nelle ultime settimane è stata battaglia al tavolo dei negoziati sui rapporti di concambio, ossia i valori incrociati delle tre multiutility all'interno di Newco sulla base dei pesi loro attribuiti. Ne è uscito questo quadro: ad Agac il 53,21%, ad Amps il 36,10% e a Tesa il 10,69%.
L'assetto è destinato a cambiare in ragione dell'auspicato ingresso di nuovo/i partner, anche se la maggioranza del capitale resterà in mano pubblica. Newco è alla ricerca di un socio «industriale del settore energy disponibile a supportare i piani di sviluppo della nuova aggregazione anche nel settore idrico e ambientale».
«Abbiamo già la fila davanti alla porta», ha detto in proposito il sindaco Roberto Reggi in conferenza stampa, ma sulla loro identità bocche cucite. Certo, si sa che tra i “papabili” c'è Edison che già opera in sinergia con Agac nella joint venture Blumet per la vendita del gas. Ma i partner privati potrebbero essere anche più d'uno, ha fatto presente in sindaco di Parma Elvio Ubaldi. Fermo restando che lo sguardo di Newco è bidirezionale, alla ricerca di allargamenti territoriali realizzabili reclutando altre aziende ex municipalizzate. Si punta sulle province vicine, come Modena che con la sua Meta è stata seduta al tavolo dei negoziati fino alla scorsa primavera prima di decidere che la cosa, almeno per ora, non faceva per lei; ma nel mirino ci sono anche i territori contigui di altre regioni, dalla Lombardia (risultano contatti con Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, le cui aziende sono già alleate in Linea group), al Piemonte, dal Veneto (Agsm Verona) alla Liguria.
La nuova aggregazione, che servirà un bacino di 900mila abitanti, costituirà il quarto operatore italiano del settore con oltre 2.200 dipendenti, un fatturato previsto per il 2004 di 930 milioni di euro e un margine operativo lordo (mol) di 161 (17,3% sui ricavi). Gli obiettivi del piano industriale sono ambiziosi, calcolano in quattro anni una forte crescita dei conti.
Queste le stime per il 2008: 1.159 milioni di euro di fatturato (+24,6%) e 239 di mol (+48,6%). Ingenti anche i risparmi previsti grazie alle sinergie di gruppo (sconto sugli acquisti di gas e di materiali e servizi, ottimizzazione della struttura organizzativa): quasi 34 milioni di euro nel 2008. Numeri che fanno pronosticare ai tre sindaci non solo un aumento della qualità dei servizi, ma anche impatti positivi sul fronte degli investimenti e delle tariffe praticate all'utenza.
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