Il messaggio di rinnovamento e di trasversalità lanciato da Andrea Paparo al momento della sua candidatura prende forma. La forma è quella della facce dei componenti della lista civica Sveglia, composta da un gruppo di persone alla prima esperienza politica che hanno deciso di "metterci la faccia per un progetto che sta mostrando di volersi lasciare alle spalle la vecchia politica e di voler dare spazio ai fatti, più che alle parole".
Dopo l’inaugurazione di Officina Attiva, laboratorio di idee destinato ai giovanissimi situato in via Alberoni, Paparo per la presentazione di un progetto in cui dimostra di credere fortemente ha scelto i giardini Margherita: «Crediamo – ha detto il candidato sindaco – che sia una delle zone più belle della città. Dire che è stata sottovalutata è un eufemismo. È la zona in cui – per usare un termine alla moda - lo spread tra la bellezza dei luoghi il cattivo lavoro del Comune è ai massimi livelli. Ma noi non siamo qui per fare polemica o per fare un bilancio degli anni passati, siamo qui per disegnare, sognare e realizzare i prossimi dieci anni».
La lista è nata sulle orme del movimento messosi in moto su Facebook con la creazione del gruppo di discussione “Sveglia, svegli, sveglia!”, dove migliaia di persone hanno condiviso idee e progetti che oggi trovano le gambe nella civica a sostegno di Paparo. Una civica che, come ha detto dal palco dei Margherita il candidato Davide Baldini, mette in campo «energia pulita per Piacenza». Pulita perché Sveglia conta su trentadue persone di età media inferiore ai 40 anni, «persone pulite, per bene», che hanno mostrato voglia di mettersi in gioco per la città, non per arrivare a una poltrona. A questo proposito, Paparo si è detto «felice del fatto nessuna di queste persone mi abbia chiesto niente: tutte hanno provenienze culturali e politiche diverse, ma nessuno di loro si sofferma a guardare il passato, bensì pensa al futuro. E fanno bene, perché vinceremo il Comune e governeremo bene per i prossimi dieci anni».
«Questa – ha concluso Paparo – è una lista generazionale. Significa che un ha linguaggio in comune con un mondo che cambia velocemente e che la politica e la pubblica amministrazione non riescono a percepire bene.
I candidati della lista Sveglia :
Francesca Becciu, Francesca Beoni, Elisabetta Busconi, Corinna Calatroni, Elena Carini, Anna Paola Cavanna, Valentina Elmiger, Arianna Groppi, Giada Mazzoni, Ilaria Rossetti, Maria Vittoria Sartori, Marco Andrei, Davide Baldini, Stefano Berni, Mario Bernini, Camillo Bongiorni, Gianluca Bonvini, Paolo Cordani, Michele Delfanti, Fausto Ferrari, Paolo Garetti, Marco Giovene, Luca Grassini, Cristian Lertora, Marco Mandelli, Francesco Procida, Gianvito Schiavi, Gilberth Tortora, Danilo Trenchi, Maurizio Vici, Maurizio Zambianchi
da LIBERTA' del 2 aprile 2012 : «Energia pulita per Piacenza». E' toccato a Davide Baldini, neofita della politica e candidato con il pieno di entusiasmo, a lanciare ufficialmente "Sveglia", una delle due liste civiche che sostengono la corsa a sindaco di Andrea Paparo. Il portacolori del Pdl punta molto su questa formazione, nata prima come gruppo su Facebook e diventato un vero e proprio movimento man mano che le iscrizioni si moltiplicavano. «La rivoluzione parte da qui, oggi - ha aggiunto Baldini dal palco dei giardini Margherita - e anche se è il primo aprile state certi che non scherziamo per niente. Nessuno di noi ha un passato in politica, il passato non ci interessa, lavoriamo per il presente e per il futuro di Piacenza. Ad accomunarci c'è il desiderio di metterci la faccia, di fare qualcosa per il rilancio della città, senza pensare a poltrone o a tornaconti personali». Scorrendo la lista si trovano nomi noti, come Cristian Lertora (presidente Fipe), gli avvocati Elena Beoni e Luca Grassini e gli imprenditori Paola Garetti e Anna Paola Cavanna, tutti però conosciuti per la propria attività professionale. Paolo Cordani è figlio d'arte (il padre Walter è stato segretario cittadino di Forza Italia), Marco Perazzi in passato aveva già provato a entrare in consiglio senza successo (nel 2007 era candidato con Piacenza Comune di Gianni D'Amo). Ma in generale a prevalere sono le facce nuove, coloro che hanno scelto di mettersi a disposizione del progetto. Che, vista la bassa età media dei presenti (inferiore ai 38 anni), promette di proseguire anche dopo le elezioni del 6-7 maggio. Valentina Elmiger ha definito l'ambiente di ieri «come il primo giorno di scuola o di lavoro, quando si ha la consapevolezza che si sta partendo per un'avventura importante». La conclusione della mattina, a cui ha preso parte almeno un centinaio di persone, è stata ovviamente affidata a Paparo: «Abbiamo scelto di presentarci ai giardini Margherita perché crediamo che sia una delle zone più belle della città. Dire che è stata sottovalutata è un poco, è la zona in cui lo spread tra la bellezza dei luoghi e il cattivo lavoro del Comune è ai massimi livelli». Poi un grande elogio ai 32 candidati e a chi sta sostenendo "Sveglia": «Non è facile metterci la faccia e impegnarsi in un momento così difficile. Questa formazione è piena di giovani non perché siamo stati obbligati a metterli, ma perché è una lista generazionale, che parla un linguaggio comune al mondo di oggi, che cambia velocemente e che né la politica nè la pubblica amministrazione riescono a percepire bene». Poi, una stoccata dal sapore un po' polemico nei confronti dei partiti, Pdl compreso: «Quando ha lanciato questo progetto molti consiglieri comunali del mio partito mi hanno fatto i complimenti, dicendomi però che non se la sentivano di aderire. Io sono molto contento che siano andati dall'altra parte (nella lista del partito, ndr). Anche perché in Sveglia non c'è nessuno che mi ha chiesto niente, non abbiamo parlato di posti o di poltrone, siamo tutti qui per spirito di servizio, per vincere le elezioni e governare bene Piacenza per i prossimi dieci anni». Michele Rancati 02/04/2012
------------Breve commento di Filiberto Putzu : Ho (purtroppo) vent'anni piu' dell'ètà media della lista "Sveglia" e non avrei quindi potuto chiedere di entrare nella lista. Inoltre per verità e chiarezza voglio dire che non ho chiesto alcunche ("posti o poltrone") ad Andrea Paparo.
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