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lunedì
25
settembre
2023
Santa Cleofa
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Nasce il Centro Popolare Europeo.
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Moderati unitevi contro l'ideologia.
Al centro con “Betty”. Una balenottera sorridente che ammicca da un cerchio azzurro con le stelle dell'Europa. E non è la riedizione della Dc «storia compiuta» ma la ripresa di quei valori marchio di fabbrica delle matrici cattoliche laiche riformiste e liberali artefici dell'Europa di oggi che, della Dc, sono state la forza politica. Così la balena bianca che è il simbolo del Centro popolare europeo battezzato da Squeri al cinema President potrebbe essere considerata una pronipote dello scudo crociato. Per la crescita di una nuova generazione di moderati che guarda a quelli che non vogliono «morire all'ombra di Bertinotti». Va scomposto in due tronconi il discorso di Squeri alla sua convention. Dalle ragioni ideali ai collegamenti con la realtà locale.
Alle giunte cittadina e provinciale tutti hanno pensato quando ha preannunciato che nel suo movimento si lavorerà per stendere progetti concreti. «A livello territoriale si giocano le grandi politiche. Quindi avere giunte malate di ideologismo fa male al territorio». Una promessa di azione. Una promessa che ha fatto pensare a una concreta discesa in campo.
Lo Squeri-day o dell'orgoglio moderato è partito da un interrogativo: quale futuro per il centro? Da qui ha preso le mosse Squeri che ha voluto introdurre il suo discorso-manifesto con una serie di immagini di fatti e protagonisti del Novecento per lanciare una sintesi politica: «La riscoperta della politica come spinta al dialogo e al superamento dello scontro ideologico». Concetti che hanno dominato il suo eloquio dal leggio di plexiglass di fronte a una platea incuriosita. In certi settori anche nostalgica: spontanei gli applausi agli accenni dei valori della Dc, oppure al momento in cui è caduto il velo dal simbolo: la balena bianca in cornice stellata azzurra.
Curiosità, interesse e voglia di capire dove può arrivare il progetto che ha ambizioni nazionali. Movimento che vede già un approdo di là da venire: il Partito popolare europeo. Anche se solo da movimento, però, un percorso politico locale se lo vuole già costruire la formazione squeriana. Infatti sono tre i livelli su cui Squeri intende portare la sua balena. Il primo ha una valenza culturale e guarda alla formazione dei giovani «Non può esserci politica senza cultura politica» ha ripetuto con insistenza. Un secondo livello è la nascita della rete con le tante balene bianche che stanno muovendo i primi passi per l'Italia. Infine - ha richiamato Squeri - una proposta politica concreta per il territorio. Perché nella realtà amministrativa non c'è un progetto politico. «Senza un progetto condiviso e se ci si continua a dilaniare sul quotidiano questa città muore. L'entusiasmo iniziale alla nascita dell'amministrazione è del tutto spento. Nella giunta (il riferimento a quella comunale) domina l'arroganza: prima si decide e poi si ascolta».
Il Centro popolare europeo ha una sede, un sito e ha dato il via alle adesioni. E' ammesso anche chi ha già una tessera purché accetti i contenuti del manifesto. Tra le parole d'ordine la necessità di una scelta di campo tra due famiglie politiche, quella socialista (inesorabile traguardo «dell'Ulivo con la Gad prodiana») e quella dei moderati che, in Italia, devono andare «oltre la Casa delle libertà». Se di primo acchito il movimento politico squeriano potrebbe ritenersi una mina per la Margherita («Quel sogno è finito perché non è riuscito a dare connotati riformisti alla sinistra») non è escluso che possa ingenerare l'evoluzione nello schema di centrodestra. Da vedere quanto feeling potrà nascere tra il movimento di Squeri e le altre formazioni di matrice cattolico-democratica che coabitano nella Casa delle Libertà. Non ultima la stessa Forza Italia dove, a parte la presenza di Bondi, localmente serpeggia più di un interrogativo.
Dal parterre la benedizione del coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi : «Una scelta ideale di grande valore» «Un avvenimento di grande importanza che travalica la dimensione locale, sia per il valore della personalità di Dario Squeri, sia per le idee di cui si è fatto portatore». «Da Piacenza parte un segno indirizzato ai tanti elettori moderati e popolari che si sentono a disagio all'interno dello schieramento di centrosinistra. Le persone che non possono valorizzare al meglio le loro idee restando in quell'area e sono alla ricerca di una nuova casa».
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pubblicazione: 05/12/2004
Dario Squeri fonda il Centro Popolare Europeo
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