Società d'aste di mezzi industriali: se ne discute in commissione
Una società internazionale d'aste nel settore dei mezzi industriali usati (macchine movimento-terra, ruspe, caterpillar, mezzi di perforazione, gru) cerca casa a Piacenza. A bussare alla porta di palazzo Mercanti, per chiedere al Comune la possibilità di usufruire di un'area urbana (prevedibilmente nella fascia periferica della città) in cui organizzare le proprie attività, sono i canadesi della Ritchie-Bros. Una società internazionale che mette in campo, in tutto il mondo, circa 150 aste ogni anno, quotata a Wall Street, la Borsa di New York. La Ritchie-Bros, per la verità, in Italia è già sbarcata da qualche tempo. E la sua prima piazza tricolore per i "giganti" a quattro ruote è stata Livorno. Ma gli appetiti di espansione su suolo italico non sono finiti. Di qui, la decisione di chiedere a Piacenza di ospitare una seconda dimora. Domani, mercoledì, alle ore 17, sull'argomento è stata convocata la commissione consiliare 4 (Sviluppo economico), presso la sede municipale: nel corso dell'incontro, a cui saranno presenti anche le organizzazioni sindacali, l'assessore allo Sviluppo economico del Comune di Piacenza Ernesto Carini terrà un'audizione in merito alla richiesta di insediamento della Ritchie-Bros. Un incontro interlocutorio e preliminare a qualsiasi decisione, ha fatto presente Carini, ma ritenuto dall'assessore necessario prima di eventuali ulteriori contatti con la società canadese. «L'azienda - ha detto al riguardo l'assessore Carini - tratta mezzi industriali usati, di grandi dimensioni, da rimettere a nuovo e successivamente venduti tramite aste, ed oggi, dopo Livorno, ha fatto richiesta di un sito a Piacenza per portarvi le sue attività». Presenza impattante per l'assetto cittadino? Carini lo esclude: «Quanto alle strutture edili, servirebbe loro soltanto un capannone di non elevate dimensioni con gli uffici, che rappresenta il 10 per cento circa dell'insediamento, mentre il resto di questo riguarderebbe un'area di terreno non asfaltato». Sulla possibile individuazione del sito, fino a questo momento, non esistono indicazioni, in quanto occorrerà prima valutare l'orientamento generale del consiglioo. Proficue, secondo l'assessore Carini, le potenziali sinergie tra le attività della Ritchie-Bros ed il tessuto piacentino: «Qualora l'ipotesi di insediamento dovesse concretizzarsi - è dell'avviso Carini - si aprirebbero nuove possibilità di lavoro per l'indotto locale. Qui abbiamo diverse imprese in grado di collaborare per capacità tecniche, e, quindi, potrebbero esserci positive ricadute anche sul piano occupazionale».
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