La giunta teme meno introiti del previsto dalle violazioni stradali
Dopo gli oneri di urbanizzazione, potrebbero essere gli incassi delle multe stradali la prossima voce di bilancio che creerà grattacapi alla giunta comunale. Il timore è che siano parecchio al di sotto delle aspettative, aspettative che, contabilmente parlando, significano circa 6 miliardi di vecchie lire (oltre 3 milioni di euro) messi a bilancio per il 2002 dalla precedente amministrazione. Al momento si tratta solo di un'ipotesi, ma il timore che il trend di incassi da contravvenzioni si stia rivelando inferiore alle previsioni sembra concreto a Palazzo Mercanti. Le indiscrezioni parlano di soltanto un paio di miliardi di lire (1 milione di euro) che sarebbero entrati in cassa da gennaio a metà anno. Ma i dati precisi ancora non si conoscono, mettono in chiaro sia l'assessore Francesco Cacciatore (bilancio) che il comandante della polizia municipale, Carlo Sartori: Cacciatore ha chiesto di conoscere il quadro contabile delle multe aggiornato a oggi e gli uffici stanno provvedendo, tenendo conto anche dei differenti tempi tra gli avvisi di pagamento spediti per posta e gli effettivi introiti. «Siamo indietro, sì, rispetto alle previsioni - si limita a considerare Sartori - ma non credo che a fine anno arriveremo tanto distanti dall'obiettivo. Stiamo verificando». Al comandante preme, comunque, sottolineare che in questo campo i preventivi sono molto aleatori («Il criterio di massima è di stimare ogni anno entrate in leggero incremento rispetto all'anno precedente. Nel '98, ad esempio furono 4,370 miliardi di lire») e che la produttività dei vigili non si misura sul numero di multe («Non è certo quello di fare cassa lo scopo con cui mandiamo fuori le pattuglie»). E' un fatto, però, che spesso i cambi di amministrazione portano a un dibattito sulla politica di controllo del traffico. Si ricorderanno le polemiche del '98, in occasione del passaggio tra giunta Vaciago (centrosinistra) e giunta Guidotti (centrodestra), differenti le filosofie ispiratrici del rapporto vigili-cittadini, efficacemente sintetizzate in un intervento in consiglio comunale (7 marzo 2000) dal leghista Paolo Mancioppi: «Dal terrorismo delle multe si è passati al buonismo». Oggi la linea di Roberto Reggi è di un «rispetto rigoroso delle regole», come ribadisce lo stesso sindaco che subito dopo il suo insediamento ha voluto la presenza in centro di vigili ai punti di accesso alla Zona a traffico limitato: «Non so se questo avrà un'influenza sulla quantità di multe», aggiunge in riferimento alla questione delle entrate sul cui andamento peraltro, precisa, «al momento non si hanno dati e dunque non è una preoccupazione». E se lo dovesse diventare, «prenderemo atto che c'è stata una sovrastima contabile, ma per risolverla interverremo sulle poste di bilancio e certamente non aprendo una caccia al contravventore».
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