L'inizio è scherzoso. "Politica? Parliamo invece della Ferrari", così esordisce Luca Cordero di Montezemolo lunedì sera al Paganini. E c'era da aspettarselo. Il presidente della Ferrari, in città per la sua unica tappa in Emilia Romagna di campagna elettorale per la Lista civica di Monti, parte in quarta elogiando il Cavallino: "Sono così orgoglioso del consiglio di azienda di oggi - dice - abbiamo battuto tutti i record della storia in termini di numeri e di mercati. Siamo il marchio più prestigioso al mondo".
Prima il piacere. Poi il dovere: la politica. Per il fondatore di Italia Futura, a Parma "si vedono i risultati della demagogia" del Movimento 5 stelle, che governa dalle ultime elezioni amministrative. "Parma - dice - è l'esempio tipico di una città seria che esce da una terribile esperienza di gestione recente, e ha esercitato il tipico voto di protesta, che ha portato a una città totalmente immobile". Per questo Montezemolo mette in guardia: "Attenzione al populismo: voi vivete in una città che lo ha sperimentato. È legittimo fare discorsi che sanno intercettare la domanda - riconosce riferendosi a Grillo - ma che però non sanno dare le risposte".
Insiste più volte, il presidente della Ferrari, su populismo e demagogia di destra e sinistra: "Vanno molto di moda, ma nessuno di noi li ama: lasciamoli a casa". Lancia invece una volata alla Lista civica dell'ex premier. Anche lì - puntualizza subito - ci sono persone che non hanno governato nella Seconda repubblica. "La lista Monti - dice - è la prima dal Dopoguerra che alla Camera non ha esponenti della politica. Sono persone serie, responsabili, che dicono la verità, per ricostruire il Paese dopo gli ultimi vent'anni di non scelte: chi ha governato in quel periodo ha fallito". Monti rappresenta invece l'unico modo "per recuperare la credibilità dell'Italia a livello internazionale: ne abbiamo bisogno, viviamo di export e di turismo".
In concreto, Montezemolo auspica l'intervento dello Stato su scuola, ricerca e conoscenza, per garantire futuro a un Paese "che insieme alla Grecia, è stato l'unico in Europa che negli ultimi dieci anni si è impoverito. Questo vuol dire che è arrivato il momento di scendere dalla tribuna e dare il proprio contributo: io lo faccio, ma non mi candido a niente - precisa - né mi candiderò a niente". Poi l'intervento sui pagamenti della pubblica amministrazione: "Tante piccole aziende stanno fallendo perché stanno ancora aspettando soldi dallo Stato". Priorità al tema del lavoro: trasformazione dei contratti a tempo determinato in tempo indeterminato, incentivi per chi assume persone sotto i 30 anni. "Se fossi un precario non dormirei la notte", ammette.
Fiducioso, Montezemolo, sull'esito del voto in Emilia Romagna. "Questa è una regione responsabile", commenta. E su Parma, un augurio speciale: "Voi vivete in una città forte - afferma - che ha tante eccellenze di tutti i tipi: è arrivato il momento che anche da qui arrivi un segnale forte, costruttivo e non di protesta: quello l'avete già dato".
18 febbraio 2013, da www.repubblicaparma.it
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