Buona Mmusica BWA Buona Mmusica Buona Mmusica Buona Mmusica Buona Mmusica
Filiberto Putzu :. Home :.  ITALIA Politica  :.  Politica nazionale  :. Millegiorni ultima chance
sottocategorie di ITALIA Politica
 :. Politica nazionale
 :. Federalismo - Riforma elettorale.
 :. Sistema elettorale
 :. Debito pubblico - Legge finanziaria.
 :. Casa delle Libertà
 :. Partito della Libertà
 :. Uniti nell'Ulivo- L'Unione
 :. Partito Democratico
 :. Ppe
 :. Pensiero liberale
 :. Verso le Elezioni 2008
 :. PdL
 :. Verso la Terza Repubblica
 :. Scelta Civica con Monti per l'Italia




giovedì
21
settembre
2023
San Matteo, Apostolo ed Evangelista



Millegiorni ultima chance

ROMA - Mille giorni per «rimettere in pista» l'Italia, ultima «chance» per un Paese che per 20 anni ha perso troppo tempo. Matteo Renzi indica alle Camere l'orizzonte del 2018 per fare «tutte insieme» le riforme. Ma la durata della legislatura non è incondizionata per il premier ma legata alla capacità del Parlamento di mandare in porto i provvedimenti.
Un chiaro avvertimento alle tante resistenze, talvolta trincee, che già si levano contro quelle che il premier indica come le due urgenze: la riforma del lavoro, da fare subito altrimenti il governo procederà per decreto, e la legge elettorale.
Dopo mesi di assenza, il premier torna davanti alle Camere dopo il cambio di passo del governo, non «una dilazione» ma «il cartello di recupero» perché «l'Italia ha arrestato la caduta ma questo non basta». Per realizzare il suo programma, il premier dice di «essere disposto a perdere consenso» ma mai «a vivacchiare». Per questo, pur escludendo più volte l'intenzione di tornare alle urne, Renzi ammette di rispettare i tanti, soprattutto tra le fila dei fedelissimi, che, davanti agli ostacoli, gli consigliano di andare al voto. «Dal punto di vista utilitaristico magari mi converrebbe e certo non abbiamo paura delle elezioni anticipate ma vogliamo mettere l'Italia davanti», sostiene il premier sfidando a Palazzo Madama gli attacchi grillini. A patto, però, chiarisce, che «ogni valutazione sul passaggio elettorale deve essere preceduta dalla valutazione sulla capacità di questo Parlamento di fare le riforme nei prossimi tre anni».
Renzi, quindi, prova ad andare fino in fondo. Con un cronoprogramma che tenga insieme la legge elettorale, «da approvare subito» entro l'anno, le riforme istituzionali e quelle economico-sociali. «Altro che benaltristi» torna all'attacco di opinionisti, e «professionisti della tartina» che metterebbero le riforme economiche in testa all'agenda di governo. Il premier tira dritto e sembra poco disposto a concedere margini di manovra ai frenatori dentro e fuori il Parlamento. Non a caso lancia la sfida sulla riforma che, a partire dal Pd, sta creando divisioni e scontri: la nuova legislazione sul Lavoro. «Non c'è cosa più iniqua e meno di sinistra - attacca - che dividere i cittadini tra quelli di serie A e quelli di serie B, dobbiamo superare un mondo del lavoro basato sull'apartheid».
O la commissione al Senato concluderà entro ottobre l'esame del ddl delega o «altrimenti siamo pronti anche a intervenire con misure di urgenza», un decreto che il premier sarebbe pronto ad approvare per fare la sua riforma degli ammortizzatori sociali e dei contratti, tutele dell'art. 18 incluso. Se ancora non fosse chiaro, Renzi non teme gli scontri e usa l'emiciclo di Montecitorio per lanciare un messaggio anche ai giudici. «Non consentiamo ad un avviso di garanzia di cambiare la politica aziendale di questo Paese», è il garantismo espresso dal premier che si schiera al fianco dell'Eni e riceve gli applausi di Forza Italia.
C'è un fronte che però il premier preferisce non aprire nella sede istituzionale del Parlamento: l'affondo contro le «lezioni» impartite dai tecnocrati Ue. Certo, chiarisce che «l'Italia chiederà conto dei 300 mld di investimenti promessi da Juncker» e chiede di votare le riforme «non perché c'è un soggetto tecnocratico e alieno che ci dice cosa fare» ma perché «servono all'Italia». Ma preferisce la direzione del Pd per mandare a dire a Bruxelles che la battaglia per la crescita è solo agli inizi: «Dobbiamo ingaggiare non un corpo a corpo ma una sana discussione» perché «la parola crescita entri nel vocabolario europeo».
Cristina Ferrulli


17/09/2014


pubblicazione: 17/09/2014
aggiornamento: 20/09/2014

pugnetti renzi 19025
pugnetti renzi

Categoria
 :.  ITALIA Politica
 :..  Politica nazionale



visite totali: 1.889
visite oggi: 2
visite ieri: 0
media visite giorno: 0,57
[c]




 
Schede più visitate in Politica nazionale

  1. CAPOLINEA PER ROMANO PRODI
  2. Marini e Bertinotti presidenti di Senato e Camera.
  3. L'Unione si conferma a Roma, Napoli e Torino. Sicilia e Milano alla Cdl
  4. Bossi: «Tornano i vecchi Dc. Bisogna prenderli a legnate»
  5. Nasce il governo Prodi
  6. STANGATA BOLLI AUTO
  7. PRODI IN SENATO
  8. Nasce "Futuro e libertà per l'Italia"
  9. Bufera Lega Nord , Umberto Bossi si è dimesso.
  10. Liberalizzazioni, via libera al decreto Bersani
  11. Piero Fassino al telefono con Giovanni Consorte.
  12. Brunetta: visita fiscale anche dopo un solo giorno di malattia
  13. I Ds recuperino libertà di giudizio.
  14. La dichiarazione dei redditi dei politici italiani
  15. Il Cav. pensa al voto in primavera ma teme l’effetto Prodi al Senato
  16. Con il pari, sì alla Grande Coalizione
  17. Ciampi boccia la legge sull'inappellabilità
  18. La manovra dell’Unione falcia il ceto medio
  19. Bollo sui Suv: non è chiaro chi lo pagherà
  20. Bankitalia boccia l'Opa di Unipol verso Bnl.
  21. «Elettori scippati al Pd che non si è rinnovato»
  22. Uno su quattro non vota più il Pdl
  23. Con l'indulto 12mila carcerati in libertà
  24. "Così è una stangata iniqua invotabile"
  25. Napolitano affida l’incarico a Enrico Letta
  26. Bossi: «Molto difficile andare avanti così»
  27. Il governo incassa la fiducia: 342 sì
  28. Governo, sì della Camera alla fiducia
  29. Berlusconi: «Inesistente mia scalata su Rcs»
  30. PARMA : L'inaugurazione ufficiale della sede dell'Authority alimentare
  31. BERLUSCONI : ABOLIREMO L'ICI SULLA PRIMA CASA.
  32. IL CORRIERE DELLA SERA SI SCHIERA CON PRODI.
  33. Duello in tv Berlusconi-Rutelli.
  34. Alitalia, via libera al salvataggio
  35. Nuovo Psi, scissione e 2 segretari.

esecuzione in 0,062 sec.