Stanziati 950mila euro per la piattaforma Merope
Il nome Merope ha un'aura mitologica, così si chiamava una delle Pleiadi, figlia di Atlante, che nell'omonima costellazione, si dice, brillava meno delle altre sorelle. Ma certo, non è questo il caso del progetto-pilota Merope condiviso da Regione Emilia Romagna, Comune e Provincia di Piacenza (più una serie di città italiane ed europee e centri universitari), che vuol “brillare” per innovazione e lungimiranza sulla complicata questione del trasporto merci in città, fonte di inquinamento ambientale e che è necessario razionalizzare per migliorare la qualità della vita. C'è n'è bisogno se è vero che il 55 per cento degli esercizi commerciali piacentini non dispone di aree di sosta dedicate a carico e scarico e se il 61 per cento ammette “soste irregolari” nell'area centrale non sottoposta a zona a traffico limitato. In più c'è una «forte sovrapposizione temporale» nel mattino (ore 8-13) fra flusso dei passeggeri e flusso delle merci. Tutto questo emerge dal dossier fresco di stampa frutto di interviste agli operatori del settore. Di Merope hanno parlato, in diverse occasioni, sia l'assessore comunale all'ambiente Pierangelo Carbone, sia quello provinciale Adriana Bertoni, si tratta di uno dei punti qualificanti dell'accordo regionale, ben più generale, sul miglioramento della qualità dell'aria. La Regione ha “liberato” per Piacenza diverse risorse tra cui 950mila euro sul 2005 per appoggiare il progetto, che complessivamente vale 1milione e 900 mila euro e vede il Comune come soggetto attuatore. Carbone ha più volte accennato alla realizzazione di una struttura a supporto dell'economia locale, una “piattaforma logistica” esterna alla città dalla quale far partire le merci, migliorandone la distribuzione. E' fresco di ultimazione la prima parte del rapporto Merope completato dalla Trt srl di Milano per conto degli enti locali, che presenta i risultati dell'indagine condotta sugli operatori commerciali e di trasporto piacentini. In sintesi, spiega Antonio Colnaghi, economista della Provincia per l'Area programmazione territoriale, dalla lettura dei dati relativi agli esercizi commerciali emerge che per l'88 per cento questi ricevono consegne prima delle 13, che il 91 per cento fa consegne non in un giorno particolare, che un terzo (32 per cento) non possiede aree di stoccaggio e 61 esercizi su cento sono costretti a soste irregolari nell'area del centro città, fuori dalla Ztl.
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