Amaro debutto della “Via del Gusto”: gli ambulanti disobbediscono al sindaco e fioccano le maxi-mult
Doveva essere il gran giorno dell'inaugurazione ufficiale per il nuovo mercato alimentare di via Vescovado (ribattezzata da Palazzo Mercanti «la Via del Gusto»). Ma gli ambulanti sottoposti a «sfratto» (una ventina, in tutto, tra alimentaristi e non), a parte un paio di banchi, sono rimasti ieri ai loro posti. Ed è finita con 15 multe recapitate direttamente dalla Polizia Municipale ad altrettanti «irriducibili» (l'importo di ogni singola multa è di 1.032 euro), via Vescovado - indicata dal Comune come sede della nuova sperimentazione - semi deserta, i rimbrotti del sindaco Reggi che ha passato in rassegna ogni singolo operatore «disobbediente». E l'intenzione di adire le vie legali per minacce contro il primo cittadino, ventilata da più di un ambulante.
Insomma, il miraggio della nuova «Via del Gusto» si è trasformato ieri nell'incubo di una «Via del Veleno». I 15 verbali consegnati durante la mattina agli ambulanti sono, di fatto, sanzioni di tipo amministrativo-pecuniario per violazioni, hanno confermato i Vigili, dell'articolo 29 del decreto Bersani (essendosi disattesa l'ordinanza sindacale di spostamento nell'area mercatale, 30 giorni il tempo per il ricorso). Previsto, in questo caso, sempre per inottemperanza all'ordinanza sindacale, anche un possibile risvolto penale dell'azione di protesta (per violazione all'articolo 650 del Codice Penale), con invio degli atti all'autorità giudiziaria. E, per mercoledì prossimo, l'indicazione perentoria di Palazzo Mercanti è sempre la stessa: «Agli ambulanti non sarà più possibile mettersi dove si sono messi oggi», ha promesso Reggi, lasciando quindi intendere che, stavolta, l'area mercatale sarà letteralmente «presidiata» dai Vigili per contrastare i «ribelli». In programma per domani, alle 17, presso l'Unione Commercianti, un incontro di tutti gli ambulanti per definire le prossime strategie d'azione. Tra queste, non è escluso nuovamente il ricorso a vie legali per una querela per minacce contro Reggi, dopo gli incontri «ravvicinati» del sindaco con ogni singolo operatore «reo» di disubbidienza».
Perchè, dopo il concerto della Banda Ponchielli, che ieri ha percorso il mercato, c'è stato anche lo «sconcerto» di più d'un ambulante, a suo dire colpito più dalle parole del sindaco che dalla multa da pagare. «I legali - ha detto uno dei «ribelli», Roberto Rastelli - ci dicono che l'ordinanza sindacale è priva del fondamento di un regolamento mercatale. Ed ogni spostamento deve avvenire sulla base di una preliminare verifica delle metrature, senza contare che, per gli spostamenti indicati dal Comune, non erano state fatte graduatorie generali». «L'azione degli ambulanti contro l'ordinanza - ha detto Aristide Arzani, alimentarista rimasto al «suo» posto - è stata compatta, e ciò dimostra che i problemi denunciati sono reali e sentiti». prime critiche -
Critiche per l'accaduto sono giunte ieri dal parlamentare Tommaso Foti (An), che ha stigmatizzato lo scontro tra Reggi e i “disobbedienti” («tolta la maschera da bravo ragazzo, Reggi si è mostrato arrogante e strafottente»). Anche dal gruppo di Forza Italia una nota di censura al sindaco, che «con frasi minacciose avrebbe inveito pesantemente contro alcuni ambulanti». Solidarietà a questi ultimi dal movimento Fiamma Tricolore, che ieri ha distribuito volantini in piazza Duomo («per appoggiare le giuste rimostranze degli ambulanti»). Simona Segalini
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