Carlo Mazza, consigliere comunale di lunghissimo corso ed esperienza, rientra in aula con la casacca di "Piacenza Libera", la lista civica di Dario Squeri.
La sconfitta del centrodestra non lo ha sorpreso: «Me l'aspettavo, avevo già immagazzinato una sensazione di sconfitta da qualche giorno», inattesa invece la "forbice" tra i due candidati.
Niente da dire sul candidato: «Quando si vince si vince insieme, quando si perde si perde insieme». invece Mazza, che in passato ha militato in Forza Italia, punta l'indice contro certe decisioni assunte dalla Casa delle Libertà: «Dovrebbe farsi delle domande e tirare delle conclusioni in particolare il partito maggiore della coalizione che ha preteso di fare liste separate per dimostrare una sua forza che non è emersa».
Mazza torna ai momenti iniziali della campagna elettorale, all'opzione preferita da Squeri di far meno liste possibili, con un affiancamento della civica, poi la scelta è caduta sull'esigenza «di dividere la coalizione dove ognuno fa per sé». Risultato? Negativo, mentre sul versante del centrosinistra che si è unito, come Margherita e Ds, alla fine sono stati spuntati consensi leggermente più lusinghieri rispetto a quando le liste hanno corso separate. «Molto meglio un'aggregazione più snella. Nel '98, l'ultima volta che abbiamo vinto, si presentò il Polo delle Libertà e le cose andarono bene».
Liste a parte, Mazza ammette che se pure Squeri non fosse stato il candidato ottimale: «Lo abbiamo scelto, rispettato, portato avanti». E forze anche agguerrite non hanno tirato fuori un loro candidato - aggiunge - «e poi certo, difetti organizzativi ce ne sono stati».
Da ultimo una riflessione che riguarda invece l'antagonista, Roberto Reggi: «Ciò che posso dire è che non c'era storia, in questi cinque anni il sindaco ha coperto tutti gli spazi offerti dalla città, ha messo sue persone di fiducia in tutti gli enti derivati e nei posti di potere, ha messo le mani su tutto, una scelta furba, ma che non condivido. Guidotti, forse più passivo, non ha fatto altrettanto».
Ma Mazza guarda avanti: «Sono già "gasato", mi vedo proiettato sulle Provinciali e un candidato ce l'ho già in mente, però dovremo creare in consiglio comunale le condizioni per vincere in quella competizione». p.s.
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