La risposta di Enìa
«Ogni chilogrammo di rifiuto trattato da Enìa nella provincia di Piacenza è tracciato in tutto il suo percorso di provenienza e destinazione attraverso i documenti di carico e scarico e le denunce (Mud) periodiche previste dalla normativa, soggetti al controllo degli Enti deputati».
Ad evidenziarlo è l'amministratore delegato di Enìa, Ivan Strozzi, in relazione alla presa di posizione di Legambiente (che riportiamo sotto).
«Mi stupisce che un'organizzazione come Legambiente possa non solo pensare, ma addirittura scrivere di "mancanza di trasparenza nella gestione dei rifiuti" - osserva Strozzi -. Mi stupisce ancor di più perché il tentativo di gettare ombra sulla correttezza e sulla trasparenza di Enìa, colpisce più direttamente le Istituzioni locali che rilasciano le autorizzazioni e gli enti di controllo della provincia di Piacenza che, da sempre, mostrano grande professionalità e attenzione nel proprio operato, con l'obiettivo primario di rispettare e far rispettare tutte le normative nazionali e regionali in materia».
«Correttezza e trasparenza non solo "sono di casa" in Enìa - continua Strozzi - ma sono per noi, oltre che un valore, una condizione essenziale per poter garantire un servizio efficace ed adeguato ad oltre 270.000 abitanti. Correttezza e trasparenza accompagnano e accompagneranno sempre il nostro operato, anche quando possiamo compiere qualche errore o creare qualche disservizio».
«Fortunatamente in provincia di Piacenza sono attivi organismi come l'Osservatorio Provinciale Rifiuti - fa notare l'amministratore delegato di Enìa - che vagliano l'operato di Enìa e rendicontano la produzione, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti in modo totalmente trasparente. Le informazioni in possesso di questi organismi sono accessibili a tutti i cittadini e anche a Legambiente. Ritengo che l'operato degli Enti autorizzativi e di controllo sia una garanzia fondamentale per la tutela del territorio, per i cittadini e anche per le imprese come Enìa che, proprio grazie al rispetto delle normative nazionali e regionali, riescono a fornire un servizio pubblico di primaria importanza. Le stesse normative nazionali e regionali che sicuramente Legambiente ben conosce e che Enìa applica costantemente nelle attività di gestione dei rifiuti; quelle che prevedono che ogni territorio individuato come Ambito Territoriale Ottimale debba essere in grado di garantire la propria autonomia nella gestione dei rifiuti sulla base di tre principi fondamentali: la riduzione alla fonte della produzione di rifiuti, lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo dei materiali, lo smaltimento dei rifiuti residuali attraverso impianti tecnologicamente avanzati di valorizzazione energetica, in grado di limitare al massimo i rischi per l'ambiente. Principi di efficace gestione dei rifiuti alla cui attuazione sono chiamati a contribuire in modo congiunto le Istituzioni, le imprese, i cittadini ed Enìa in qualità di ente gestore».
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