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9
giugno
2023
Sant'Efrem, diacono e dottore della Chiesa
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MAREMOTO IN ASIA.
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Un potente terremoto (8,9 gradi Richter) con epicentro al largo di Sumatra ha colpito il sud est asiatico, causando una serie di maremoti che hanno inondato le coste di Thailandia, India, Sri Lanka, Indonesia, Malesia e Maldive.
(26 dicembre 2004)
Il bilancio pesantissimo parla per ora di 40.000 vittime accertate e di 30.000 dispersi.
(28 dicembre 2004, ore 9.30)
Si fa sempre più drammatico il bilancio del maremoto che domenica ha devastato l'Asia Meridionale.
Il numero complessivo dei morti supera quota 65 mila, ma si teme l'agghiacciante cifra di 100 mila vittime.
Circa un terzo delle vittime e dei senza tetto sono bambini.
(28 dicembre 2004, ore 16)
Aumenta ancora il bilancio, provvisorio, del disastro, che sfiora i 70 mila morti.
La paura adesso è per le epidemie: l'Oms avverte: le malattie potrebbero provocare una strage anche peggiore. Aiuti umanitari da tutto il mondo.
(29 dicembre 2004 ore 9)
Piu' di 92.000 i morti accertati.
Di essi : 52.000 in Indonesia, 24.000 in Sri Lanka, 13.000 in India.
Gli sfollati sono 5 milioni.
(30 dicembre ore 11)
Sale drammaticamente il bilancio delle vittime che sarebbero ora 120.000.
(30 dicembre ore 15.30)
Bilancio sempre piu' tragico per il dramma del Sud-Est asiatico.
Le cifre ufficiali sono ferme a 125.000 morti, ma la sola Indonesia stima una cifra superiore a 100.000.
Il governo indonesiano ha dichiarato che rinuncerà a contare i morti per impossibilità pratiche.
Gli italiani deceduti sono ufficialmente 14, ma i dispersi sono purtroppo a tutt'oggi circa 700.
(31 dicembre ore 19)
Per l'ONU sono oltre 150.000 i morti, ed è paura per le epidemie.
Sono 18 le vittime italiane acceratte, e 660 gli italiani dispersi.
(01 gennaio 2005 ore 20)
Gli italiani non rintracciabili sono 436.
Sono oltre 144mila le vittime finora accertate del devastante maremoto in Asia.
(03 gennaio 2005 ore 19.00)
Sono scesi a 338 i dispersi italiani nel Sudest asiatico.
Di essi 311 si trovavano in Thailandia (di questi sette sono minori) e 24 nello Sri Lanka.
Invariato il numero delle vittime: 20.
(05 gennaio 2005 ore 23)
Sono 268 i dispersi italiani : 246 in Thailandia e 22 in Sri Lanka.
Il dato è ufficiale ed è stato comunicato dalla Farnesina.
(10 gennaio 2005 ore 19)
A quasi due mesi di distanza dal disastro, la conta delle vittime non è ancora definitiva: per ora i morti accertati sono 305 mila.
Considerando anche i dispersi, si stima che in tutto probabilmente le vite perse sono state almeno 350 mila. Ancora migliaia di turisti stranieri sono da identificare: nel maremoto ci sono anche 54 italiani tra morti e dispersi.
(24 febbraio 2005)
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AL NUMERO 48580
(telefonia mobile Tim-Vodafone-Wind-mobile3)
Una testimonianza (28 dicembre 2004).
Rizawati racconta: "Stavo giocando con mio fratello quando improvvisamente ho sentito delle urla che provenivano dalla spiaggia. Mi sono girata e sono stata travolta da un muro d'acqua. È stato come vivere un brutto sogno.
Sono stata a lungo in balia della corrente. L'acqua mi trascinava via, a una velocità incredibile, ma sono riuscita ad aggrapparmi al tronco di una palma divelta. Poi, il tronco si è impigliato in un groviglio di lamiere, e mi sono finalmente fermata. Ma in quel momento, attorno a me, vedevo apparire soltanto cadaveri. Decine e decine di corpi che galleggiavano. Alcuni erano già stati attaccati dai corvi. A un certo punto, ho sentito qualcosa sotto di me: era una gamba amputata. Allora sono svenuta".
Una testimonianza (29 dicembre 2004).
"E' stato mostruoso - ha raccontato Marco Tartaglia - eravamo sul surf quando si è alzato il mare di 6 metri. Sono riuscito a salvare un cingalese che stava annaspando a nuoto e che stava tirando giù anche a me, e poco dopo ho ritrovato anche la mia ragazza. Ci siamo salvati cavalcando le onde, rimanendo a largo quasi per un'ora finché il mare non si è ritirato.
"Quando siamo tornati a riva, a terra era la distruzione totale: non si può descrivere la scena del treno rovesciato dal maremoto, morti dappertutto. Era il giorno di mercato: l'onda ha spazzato via persone e cose".
"Il popolo cingalese, che ha meno di noi, ha compiuto gesti incredibili : ci ha aiutato dandoci cibo, ospitalità in collina. Non dimentichiamoli, dobbiamo aiutarli".
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pubblicazione: 02/01/2005
aggiornamento: 09/10/2005
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