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Manovra 2006.

Riduzione dell'1% del cuneo fiscale.

Una Finanziaria da 20 miliardi di euro in due mosse:
un disegno di legge in 68 articoli con la manovra per la ripresa economica
e il contenimento della spesa e un decreto legge di accompagnamento
con misure fiscali urgenti.

Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, che ha presentato venerdì 29 settembre al Consiglio dei ministri la manovra per il 2006, si recherà martedì 4 ottobre al Senato per illustrare le misure adottate dall’Esecutivo, per l’avvio dell’esame parlamentare.

Un disegno che ha l’obiettivo prioritario, secondo il Governo, di sostenere lo sviluppo e consentire il rientro nel 2007 dell’indebitamento nei parametri del nuovo patto di stabilità e di crescita.

Per le famiglie ci sarà più di un miliardo, ma la formula di solidarietà deve esser ancora definita.

Salta il taglio dell’Irap, ma in sostituzione è confermata la riduzione degli oneri contributivi: per il 2006 il cosiddetto “cuneo fiscale” si riduce di un punto percentuale.
In sostanza è riconosciuto ai datori di lavoro un esonero dal versamento dei contributi sociali nel limite massimo di un punto percentuale.
«Una scelta, questa - sottolinea il premier Silvio Berlusconi - condivisa e richiesta dalle stesse associazioni di categoria».
I premi assicurativi Inail, inoltre, sono rideterminati in base al relativo rischio medio nazionale.


Per sostenere la misura le risorse arriveranno almeno in parte direttamente dai giochi e dalle scommesse.
Si tratta di un intervento particolarmente articolato per il settore che va da misure di sostegno al gioco lecito, all’inasprimento del sistema sanzionatorio e ance qui la lotta all’evasione fiscale.
Per aumentare il parco di apparecchi da intrattenimento viene da una parte prevista la riduzione, a far data dal 1° luglio 2006, del prelievo erariale unico di 1,5 punti percentuali (dal 13,5 al 12%), dall’altra è ampliata la possibilità di installazione delle nuove slot machine, come ad esempio nelle sale Bingo.
La Finanziaria contempla la messa in cantiere di misure per la diffusione del gioco a distanza tramite Internet, televisione digitale, terrestre e satellitare e con telefoni fissi e satellitare, prevedendo l’estrazione giornaliera della ruota nazionale abbinata anche all’estrazione sempre quotidiana dell’enalotto.

Sul fronte energia dal primo gennaio 2006 i proprietari delle condotte delle grandi reti di trasmissione saranno chiamati a versare un'addizionale erariale al canone e alla tassa sull'occupazione di spazi e aree pubbliche.
L’entità dell’addizionale sarà determinata da un successivo decreto del ministero dell’Economia.

Per lo sviluppo e gli investimenti la manovra prevede anche l’istituzione della Banca del Mezzogiorno, una Spa ad azionariato diffuso, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico nel Mezzogiorno.

Per chi effettua erogazioni liberali in favore della ricerca viene prevista la deducibilità integrale dal reddito imponibile.

L’articolo 48 della manovra presentata a Palazzo Chigi prevede anche l’eliminazione della tassa sui brevetti.

Incentivata la nascita dei distretti produttivi per lo sviluppo di settori di riferimento.
L’adesione a piattaforme produttive è libera da parte di imprese industriali, di servizi, turistiche e agricole.

Confermate le anticipazioni a sostegno del volontariato e dei risparmiatori colpiti dai recenti crac finanziari.
Anche le Onlus entreranno nel circuito del spartizione millesimale dell’irpef versata dai contribuente.
La misura riconosciuta agli enti senza fine di lucro è del 5 per mille.
I risparmiatori danneggiati potranno invece ricorre dal 1° gennaio 2006 a un apposito fondo del ministero dell’Economia e delle Finanze.
Fondo che sarà alimentato con valori, denaro e beni mobili depositati e giacenti da 10 anni presso banche e finanziarie.
In sostanza tutto ciò che è rimasto fermo su conti correnti, depositi a risparmio nominativi e al portatore, depositi titoli e cassette di sicurezza.
«In sostanza per conti correnti silenti - spiega il ministro dell'Economia Giulio Tremonti - si intendono quelli giacenti da 10 anni presso le banche sui quali non sia stata compiuta alcuna operazione a iniziativa del titolare o di terzi delegati».

I tagli alla spesa corrente degli enti locali fissati dal Governo nella Finanziaria 2006 saranno nella misura del 6,7%.
L’intervento che ha spiazzato i Comuni produrrebbe, secondo l’Anci, una riduzione effettiva del 7,8%, che attualizzata al 2006 si aggirerebbe intorno al 12-13 per cento.
Secondo i calcoli Anci sulle riduzioni delle uscite correnti dei Comuni: 686 milioni saranno sottratti al capitolo territorio e ambiente, 525 a viabilità e trasporti, 300 a scuole materne e istruzione, 120 a cultura e beni culturali, 117 alla polizia locale, 80 allo sport e 25 al turismo.
Di diverso parere il ministro Tremonti.
«Si riduce di tre miliardi la spesa intermedia - spiega Tremonti - ma la spesa sociale e per il personale restano invariate».

Nicoletta Cottone e Marco Mobili, Il Sole 24 Ore del 2 ottobre 2005


pubblicazione: 03/10/2005

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