Chiusa la campagna sull'inquinamento, avanzano le proposte degli ambientalisti
Libertà 24 aprile 2004 Piacenza
"Troppo smog, andiamo a piedi" Dal questionario di Legambiente: più limiti al traffico
La novità di quest'anno della campagna - durata tre mesi - consisteva proprio nel far compilare questionari ai cittadini per coinvolgerli più direttamente, sondando anche la disponibilità personale di ciascuno a risolvere il problema-smog. Dal punto di vista dei contenuti, la situazione atmosferica registrata nel 2004 si è rivelata particolarmente favorevole alla dispersione degli inquinanti, grazie a pioggia e vento. "Ciononostante in poco più di tre mesi, 100 giorni, abbiamo avuto nella nostra città per 35 giorni il superamento dei 55 microgrammi per metro cubo, limite stabilito per legge per tutto l'anno in corso". Le 65 lenzuola esaminate - fa sapere poi Legambiente - distribuite in tutto il territorio cittadino, hanno sostanzialmente confermato l'andamento delle precedenti campagne e i dati dell'Arpa. "Nessuna aveva un'ottima "cera" evidenziando una situazione comune di inquinamento medio-alto con particolari picchi in alcune vie del centro più trafficate, come via Borghetto e via Roma, ma anche vie periferiche di grande scorrimento come via Dante e via Cella, oltre ad aree in cui si concentrano industrie ed arterie di traffico, come al Capitolo". L'indagine? Alla domanda di come si considera il problema dell'inquinamento atmosferico, per il 61 per cento è il più grave, per il 39 per cento è importante, ma non il principale. La causa? Il 29 per cento punta alle emissioni delle industrie, il 64 per cento al traffico e al 6 per cento al riscaldamento. Il 37 per cento dei cittadini è disposto a ridurre l'uso dell'auto; il 17 per cento a utilizzare di più i mezzi pubblici; il 29 per cento la bicicletta ed altri mezzi non inquinanti, il 15 per cento pensa a migliorare la tenuta del riscaldamento. Le proposte? Eccole: - parcheggi scambiatori come regola all'esterno della città collegati con bus al centro; - possibilità di parcheggio all'interno delle mure negli ampi parcheggi esistenti, ma che devono rappresentare un'eccezione e quindi da disincentivare con forti pedaggi; - eliminazione dei parcometri liberando vie e piazze ed utilizzandone solo una parte per i residenti; - incremento ed incentivazione del trasporto pubblico non inquinante; - incremento della viabilità alternativa con zone pedonali e piste e percorsi ciclabili. (p.s.) I piacentini sono stufi di smog e di bollettini "di guerra" sulle polveri fini, così trentasette cittadini su cento si dicono disposti a rinunciare in parte all'auto, muovendosi a piedi; sessantaquattro su cento mettono il traffico sotto accusa. Gli ambientalisti tirano queste somme: è più forte la percezione della gravità del fenomeno "inquinamento", specie veicolare, fra i piacentini, e avanza la richiesta di interventi complessivi sulla limitazione del traffico e sulla sua razionalizzazione. C'è anche voglia di cambiare stile di vita.
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